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Ciao!
Avevo iniziato a pensare ad un'idea per una mia ff sul mondo di "Avatar la leggenda di Aang" ma poi mi sono dimenticato di scrivere, però ho continuato ad elaborare le idee.
Trama:
la storia inizia con l'inizio del genocidio dei nomadi dell'aria e li si scopre che durante le battaglie contro i monasteri alcuni dominatori del fuoco fecero prigioniere alcune monache e invece di massacrarle le tennero come schiave o concubine.
Tuttavia nessuno dei discendenti da queste unioni sviluppò mai il dominio dell'aria ma solo quello del fuoco e pur conservando vestiti e tatuaggi (sebbene rossi) dei nomadi dimenticarono la loro origine e anche la loro filosofia.
Dopo essersi riuniti in una piccola comunità essi si trasferirono su un isola al centro di un piccolo arcipelago dove iniziarono ad allevare anche alcuni bisonti volanti sebbene più grandi e feroci di quelli dei nomadi da usare in guerra contro le altre nazioni.
Un giorno L'avatar Aang mentre sta viaggiando capita in un isola dove lo scambiano per il giovane figlio del nobile posto a capo del piccolo arcipelago che deve arrivare per svolgere un compito.
Accolto con tutti gli onori Aang si monta un pò la testa finché non scopre, con orrore, che il giovane rampollo è atteso per uccidere, durante un rito religioso spacciato per tradizione dei nomadi, dei contadini in arretrato con le tasse.
Mentre egli cerca di sfuggire giunge il vero Aang il quale vedendo l'avatar va su tutte le furie, egli rivendica una tradizione dei nomati in cui si diventa uomini uccidendo delle persone, e inizia subio a combatterlo.
Lo scontro apparente facile per l'Avatar si rivela più duro perché il suo avversario pur non essendo un dominatore, unico non dominatore presente nella sua comunità, brandisce una specie di diapason che Aang riconosce come un cimelio del suo popolo (sebbene mentre lui lo usava per studiare le teorie del dominio e i suoi effetti il suo avversario lo usa a mò di spada per portare gli oggetti a frequenza di risonanza e quindi distruggerli) e soprattutto se l'avatar mira a parare e disarmare l'altro mira a danneggiare organi e muscoli oltre che a schiacciare le ossa.
Zuko arriva sull'isola e si unisce allo scontro costringendo cosi l'avatar a correre via e a finire nell'isola dove viene scambiato per il suo omonimo.
Qui l'avatar scopre che la storia dei nomadi è stata riscritta presentato il suo popolo come barbaro, sanguinario, selvaggio e incivile che rappresentavano un pericolo per la gente civile e che fu solo grazie a Sozin e ai dominatori del fuoco che la minaccia fu sventata.
L'arrivo del suo omonimo lo obbliga di nuovo a scappare anche perché scopre che di fatto il dominio dell'aria è morto visto che tutte le pergamene sulle tecniche di dominio dell'aria sono state distrutte e tra i discendenti ci sono solo dominatori del fuoco, terra e acqua e per i discendenti del suo popolo egli è "pericoloso".
Nel corso di numerosi scontri che non si concludono mai ma vengono interrotti (durante una battaglia aerea una gigantesca onda li travolge, mentre sono su un'isola un vulcano inizia ad eruttare, mentre sono nel regno della terra un terremoto li separa) l'avatar capisce che il suo omologo è di fatto il frutto della rabbia, disperazione e odio del suo popolo.
Durante l'assedio della tribù dell'acqua i due combattono danneggiando entrambi gli schieramenti e sempre li si scopre che il bisonte volante del non dominatore è femmina e si è innamorata ricambiata di Appa.
Dopo la disfatta delle forze della nazione del fuoco il non dominatore segue Zuko, che per lui è sempre il principe ed erede del suo popolo, diventando anche lui un esule anche se Azula decide d'ignorarlo non considerandolo pericoloso il che però le costa caro infatti durante uno scontro tra Zuko, Azula e il suo gruppo e l'avatar egli piomba in mezzo alla scontro e uccide Ty Lee (dopo aver disarmato la infilza con la spada e poi la fa esplodere) gioendo di tale spargimento di sangue, dimostrandosi cosi più spietato e crudele di Azula che per la prima e unica volta si spaventa tanto da farsela addosso e scappare mentre l'avatar e i suoi amici rimangono scioccati e scappano, solo Zuko e suo zion non si scompongono.
Di fatto egli resta con Zuko durante tutto il tempo e quando Azula agisce egli collabora durante lo scontro battendo alcuni dominatori e distruggendo parte delle mura.
Egli torna in patria ricevendo il titolo di Lord e tornando tra la sua gente anche se Zuko lo informa dei suoi dubbi.
Egli è presente nella capitale durante l'eclissi e resta fermo a combattere anche da solo contro tutti gli invasori.
Quando Azula attacca il tempio egli è presente sebbene ignori il principe dichiarando che egli ha giurato fedeltà alla famiglia reale e che mai combatterà contro di essa ma che Avatar o non avatar non perdonerà mai il suo omologo e che solo con la morte di uno dei due la loro lotta finirà.
Egli di fatto diventa una specie di ombra dell'avatar ponendolo spesso davanti a decisioni difficili (uccidere un nemico, mentire alle persone).
Alla fine quando l'avatar raggiunge la tartaruga leone capisce finalmente che il suo doppio è la parte che gli mancava e capisce anche che lo deve affrontare e battere.
nel frattempo il suo omologo assieme a Katara e Zuko affronta Azula ormai impazzita ed è lui a porre fine alla vita della principessa tagliandole la testa.
Quindi i due si ritrovano e in un cerchio mistico combattono fino a che l'avatar capisce che non sempre si può graziare un nemico e presa la spada diapason uccide il non dominatore assorbendo poi il suo spirito e cosi affronta, sconfigge e uccide Ozai a cui negherà la sepoltura.
Personaggi:
Aang = gemello non dominatore dell'avatar, discendente dalle monache dell'aria fatte schiave durante il genocidio Aang è cresciuto in una piccola società mista di cui egli è il solo non dominatore, egli è praticamente uguale all'avatar cambiano solo il colore dei vestiti (rosso e arancio) e il colore dei tatuaggi (rossi), di carattere egli è freddo distaccato e soprattutto sanguinario, crede infatti che la non violenza non aiuti anzi sia solo la prova di follia e stupidità e che una battaglia è finita solo quando il nemico giace a terra ucciso.
In battaglia egli pratica uno stile di combattimento che prevede pugni, calci, gomitate e ginocchiate oltre che a prese e leve, inoltre è armato di una spada diapason che usa sia per tagliare che per far esplodere le cose, infatti la spada (usata dai monaci per studiare il suono e godere delle vibrazioni armoniche) nelle sue mani diventa uno strumento di morte quasi innarestabile visto che egli riesce a capire quasi subito la frequenza a cui qualcosa esplode quindi colpendo l'oggetto in questione con la giusta forza può distruggere quasi tutto (il diamante è troppo duro e colpi di dominio dell'acqua, dell'aria e del fuoco non hanno abbastanza consistenza).
https://i182.photobucket.com/albums/x56/Br...TuningKnife.png
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