# Avatar, la leggenda di Aang & Korra - The last Airbender || GdR/GdN, news e discussioni #

  1. Bending News #45/Novembre 2018
    Speciale Halloween

     
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    Bending News

    #45 / Novembre 2018
    Speciale Halloween!




    Introduzione:

    Salve a tutti e bentornati in questa nuova edizione del Bending News Novembre 2018 speciale Halloween!
    Allora, l’autunno continua e le ultime piogge ci fanno rimpiangere l’estate (Sigh!), colgo l’occasione per fare un augurio di buona fortuna agli abitanti del Trentino dove la furia degli elementi si è scatenata con più violenza, Forza!!!
    Comunque, come da titolo questo numero è dedicato ad Halloween, quindi per questa volta il Focus on non si occuperà di disquisire sul tema Avatar, ma parlerà delle origini Italiane di questa festa (Si, da noi c’era ancor prima che Colombo nascesse!) Tutto il resto resta a tema Avatar, anche se Aang e company si sono un po’ lasciati trasportare dai festeggiamenti. Buona lettura a tutti!






    Novità sul forum e dal sito:

    In quest’ultimo mese abbiamo visto il ritorno di un dominatore dell’acqua, un caloroso ri-benvenuto a Bluemik!

    Diamo il nostro benvenuto ai nuovi arrivati nella community:

    Nomadi dell'Aria: /
    Regno della Terra: /
    Nazione del Fuoco: /
    Tribu' dell'Acqua: /





    Role nuove:

    Nome e link quest: (flashback) Principessa dell’impero del fuoco
    Riassunto: Ilah è sola, suo fratello dorme e sua madre è assente, chi è presente è suo padre, ma sarà davvero lui?
    Frase celebre: “TOC, TOC.

    No. Questo certamente non le l'era immaginato.”

    Nome e link quest: Un vento insolito da occidente
    Riassunto: Cosa succede al tempio dell’est? Una strana malattia aleggia nell’aria, i monaci sono esausti e fanno fatica ad usare il loro dominio, cosa sta succedendo?
    Frase celebre: “La prossima volta avvisa però!” Rozu al drago.

    Nome e link quest: Una giornata nella tribù del sud
    Riassunto: Mokua torna a casa dopo vario tempo ma non trova l’accoglienza che immaginava. Al mercato incontra un altro dominatore dell’acqua, cosa accadrà?
    Frase celebre: “Va bene... Ma non abbiamo finito.” Mokua a sua madre.

    Nome e link quest: Il mondo nuovo
    Riassunto: Zaofu, città del metallo. Incontro tra una guerriera e una dominatrice del metallo, l’arma della guerriera è stata rubata, riuscirà a ritrovarla?
    Frase celebre: “Naginata. È un’arma, vero?” Lan a Nuo-Shi.

    Nome e link quest: Orfani
    Riassunto: Senlin, Lan rincontra alcuni ragazzini orfani con cui aveva già avuto a che fare
    Frase celebre: “Avrà avuto, sì e no, undici anni quel ragazzino” Lan.

    Role attive:

    Nome e link quest: Il risveglio della palude
    Riassunto: Un villaggio nei margini della palude decide di bruciare dei pezzi di palude per procurarsi altra terra coltivabile, se non fosse che gli spiriti che abitano la palude non prendono bene la cosa, e ogni notte attaccano il villaggio con una violenza crescente. La sciamana del villaggio con l’aiuto di alcuni giovani e del maestro Ten –Mu riesce a convincere il padre a lasciarli andare nella palude, dove è convinta che riuscirà a porre un rimedio contro gli attacchi, ma la situazione precipita quando dopo l’ultimo attacco gli spiriti rapiscono una persona.
    Frase celebre: “Manca solo un alceleone e stiamo a posto!” Lan.

    Nome e link quest: Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo…
    Riassunto: Iris dopo aver mandato via Ilah con Antkantos, convinta che la sua vita è agli sgoccioli decide di cercare di sistemare le cose per il suo regno e di affidare le cure del principino Sozin all’ammiraglio Len-Shu, annunciando pubblicamente il loro fidanzamento, in primis alle guardie e successivamente in un filmato da divulgare al popolo (non è stato ancora mandato, ma solo girato).
    Altrove (A casa di Haru) Antk decide di contattare Iris (il pezzetto delle due ruolate qui si sovrappone) e, malgrado l’utilizzo improprio di termini teatrali per utilizzare una sorta di codice tra loro, Antk e Ilah ottengono di vederla un’ultima volta.
    Al castello Iris sta sempre peggio, il medico di corte avvelenato dalla sua stessa signora (l’imperatrice voleva dargli un incentivo affinché si sbrigasse con la cura), muore. Len-Shu sotto richiesta della sovrana fa giungere un nuovo medico (fortunatamente per questo nuovo luminare della medicina il veleno è finito XD) che sembra sapere il fatto suo.
    Sozin si annoia.
    Iris dopo aver girato il video per il popolo decide di passare un po’ di tempo con il principino memore di quanto si era ripromessa in passato.
    Altrove nel castello Antkantos dà di matto non riuscendo a vedere Iris (dare di matto che finisce con la giocatrice che inciampa sulle regole e per poco ammazza il principe ereditario XD), in compenso mette paura a qualche soldato, si fissa sul volere un falco, deprime Ilah all’inverosimile, quasi uccide il principino e ferisce gravemente la figlia.
    Fortunatamente Sozin sta dove sta il medico della madre che riesce a tamponare un po’ la cosa.
    Attualmente sembra stiano andando finalmente da Iris.
    Avverrà questo fatidico incontro?
    Si scoprirà solo leggendo. ^^
    Frase celebre: “Contraddicimi davanti a mia figlia ancora una volta, fallo, e ti prometto che l’Agni Kai al quale ti sfiderò sarà l’ultimo della tua vita.” Antkantos a Zardok

    Nome e link quest: Il segreto del fuoco
    Riassunto: Rozu raggiunge le rovine della civiltà del sole per scoprire il vero segreto del fuoco, ma non sa che l’antica civiltà è ancora viva.
    Frase celebre: “Avevi forse paura che qualche assurda divinità potesse offendersi se avessi dimostrato un po’ di furbizia invece che abbassarti alle consuetudini, Straniero?” Shaila a Rozu.






    Fanart del mese:









    Focus on:

    La Notte di Halloween e la Processione dei Morti

    (Fonte: ACAM Archeologia e mistero)
    Il culto dei Defunti dal mondo celtico alle tradizioni Italiane
    di Andrea Romanazzi
    Da sempre la notte di Samhain, o come è più comunemente conosciuta, Halloween, nasconde, tra le pagine di magazine e network televisivi che parlano del “carnevale” novembrino, antiche magie legate ad un mondo lontano per molti estraneo alla nostra cultura italiana e chiaro esempio dell’effetto della globalizzazione e dell’assorbimento di usi e costumi del mondo anglosassone.
    In realtà per scoprire cosa si cela dietro le schiere di ragazzini mascherati che passano di casa in casa alla ricerca di dolci e doni ed incontrare il mitico Artù, espressione dell’Ankou bretone, ma anche e soprattutto delle tradizioni popolari italiane ove già da tempo si usava accender lanterne ottenute dalle zucche, dovremo attraversare i sentieri del folklore italiano alla ricerca delle “processioni dei morti”.
    L’Ankou e il culto dei morti in Bretagna
    Ph. credit Wikipedia
    Dal XI secolo moltissimi sono i racconti popolari e i testi letterari che parlano dell’apparizione dell’”esercito furioso”, nome con il quale è conosciuto, nell’area centro europea, una strana processione di misteriose creature fantastiche, poi evolutesi nel loro aspetto, in streghe e stregoni pronti al viaggio verso il sabba.
    Questa schiera di esseri, composta indifferentemente da uomini e donne spesso a cavallo di animali in qualche modo legati al mondo pagano, come capre, cavalli o strani rapaci, era di solito guidata da un essere mitico, una antica divinità pagana autoctona come Wotan, Odino od altri esseri, spesso anche dalle fattezze femminili, che trasportavano, non di rado, un carro rituale.
    Una interessante area da esaminare, a causa del forte rapporto tra viventi e defunti è la Bretagna, luogo ove alla religione ufficiale si mescolano vorticosamente antiche tradizioni pagane mai cancellate.
    Lo strano rapporto con i defunti traspare ancora oggi nelle leggende e nei racconti popolari, come quello dell’Ankou. Si tratta di una figura locale raffigurata come la “morte”, sotto forma di scheletro con la falce che però non è semplice espressione della stessa, in realtà si tratta solo di un suo messaggero, una strana figura che giunge ad avvisare le persone, e spesso a consigliare di portare subito a termine faccende personali in sospeso prima del loro trapasso.
    Altra interessante informazione su questo rapporto con i defunti può esser desunta, poi, dal racconto di Procopio di Cesarea nella sua Guerra Gotica. Parlando della Brittia “…giunto a questo punto della storia mi sembra inevitabile raccontare un fatto che ha piuttosto attinenza con la superstizione…”. Ecco così che lo storico narra delle strane abitudini di alcuni abitanti di borghi di pescatori situati dall’altra parte del mare, in quell’area che oggi è appunto nota come la Bretagna. Alcuni di questi individui avevano un compito strano, quello di traghettare le anime dei morti nella “…A tarda ora della notte, infatti, essi sentono battere alla porta e odono una voce soffocata che li chiama all’opera. Senza esitazione saltano giù dal letto e si recano sulla riva del mare…sulla riva trovano barche speciali, vuote. Ma quando vi salgono sopra le barche affondano fin quasi al pelo dell’acqua come se fossero cariche…dopo aver lasciato i passeggeri ripartono con le navi leggere…”.
    Se questo racconto sembra incredibile basta giungere ancora oggi in Bretagna per ritrovare, arenate nelle sacche di sabbia dovute alla marea, vecchie barche oramai in disuso. Nessuno però si azzarda a spostarle o portarle via, ancora oggi queste sono le barche che traghettano i morti.
    E’ questa l’espressione della comunicazione locale con un aldilà mai visto come luogo tenebroso come dimostrerebbero i numerosi cimiteri mai isolati dai luoghi abitati.
    Del resto è già dai tempi di Claudiano, V secolo, che l’area bretone era nota come il luogo dei morti, era qui, infatti, che si identificava il luogo ove Ulisse aveva incontrato i morti e ove “i contadini vedono vagare le ombre pallide dei morti”, una affermazione che ritroveremo in seguito proprio legata al territorio italiano. Non solo, ma oramai è ben dimostrato come alcuni viaggi compiuti da cavalieri delle saghe bretoni, come Parsifal o Lancillotto, in terre desolate o verso castelli misteriosi altro non sono che viaggi nel mondo dei defunti come poi testimonierebbero toponimi come Limors o il Schastel le mort.
    Lo stesso Artù, in varie raffigurazioni, altro non sarebbe che il traghettatore delle processioni dei morti, come nel mosaico pavimentale di Otranto, ove il sovrano è raffigurato con uno scettro in mano in groppa ad un caprone, seguito da una schiera di uomini.
    Il Licantropo Come Traghettatore dell’Aldila’
    La tradizione della Processione dei defunti e la visione degli stessi da parte della gente contadina non è però patrimonio esclusivamente bretone, anche se ancora oggi in quelle terre tale tradizione resiste fortemente, ma in tutta Europa sono fortemente diffusi racconti popolari di gente che periodicamente assisteva a tali apparizioni.
    In realtà questo “spettacolo” non era riservato a tutti, ma solo a persone dai particolari poteri o nati in ben precisi giorni.
    Spesso si tratta di uomini destinati alla licantropia, in realtà sciamani e sacerdoti che all’inizio vestivano delle pelli dell’animale, forse i prolegomeni della mascherata della notte di Ognissanti.
    Del resto per il primitivo, secondo i principi della magia empatica o imitativa, travestirsi con le pelli dell’animale equivaleva a trasformarsi nello stesso acquisendo i suoi poteri e le sue capacità come testimoniato dai cacciatori Pawnee o i Mau-Mau, gli uomini leopardi, piaga e terrore dei soldati inglesi o ancora i guerrieri nordici come i ulfhednar, le teste di lupo o i non lontani cugini Berseker, i camici d’orso.
    Del resto il cane e il lupo non erano animali scelti casualmente ma da sempre sono stati messaggeri dei morti. Ad Orvieto, ad esempio, Hades è raffigurato con una testa di lupo come copricapo, ma andando ancor più indietro basti pensare alle divinità dalle sembianze canine legate al culto dei morti che troviamo nella cosmogonia egizia ove si parla di Anubi, il dio sciacallo o ancora il dio lupo Ap-uat che aveva la funzione di traghettare i morti nell’aldilà. Non è estranea poi la cosmogonia nordica ove il lupo è sia simbolo di vita, fedele compagno di Odino, ma anche della apocalisse finale rappresentata dal lupo Fenrir, mentre in Irlanda alcune dee madri a guardia di importanti sepolture sono raffigurate in compagnia di piccoli cani, e stesso messaggio è presente ed in Germania ove l’animale è ancora protagonista e fedele compagno della dea germanica Holle che guida i morti negli inferi.
    La Processione dei morti nella tradizione italiana
    Tornando in Italia e alle sue tradizioni folkloriche, in Friuli, ad esempio, Il Ginzburg ci fa notare che “chi vede i morti, cioè va con loro, è un Benandante”. Si tratterebbe di uomini dai particolari “poteri”, nati con la “camicia”, un parte della placenta che, proprio per questa loro “stranezza” saranno poi gli attori, in particolari periodi dell’anno, di una lotta contro le forze maligne per assicurare fertilità ai campi.
    Moltissimi poi sono i racconti di incredibili incotri nelle campagne con schiere di defunti. Interessante è l’avventura capitata ad un povero monaco datata 1091. Mentre questi camminava lungo un sentiero di campagna viene attratto da strani lamenti e così scorge una processione tra la quale riconosce alcuni uomini suoi conoscenti morti da poco tempo. Se però potremmo pensare che simili visioni sono relegate ad un lontano passato ecco presenti numerose testimonianze di donne lucane che durante il secolo scorso si imbatterono in quella che è la “messa dei morti”. Così lungo le buie vie che conducono le contadine del sud nei campi da lavoro, capita spesso di vedere una chiesa aperta e illuminata e all’interno anime dannate che allontanano subito le viandante o le comunicano un messaggio per il mondo dei vivi.
    “…una volta un forese [abitante del paese di Forenza, in Lucania N.d.A] commise con il suo padrone di andar ad attingere acqua ad una fontana lontano dal paese…il forese si mise in cammino ma giunto nei pressi della fontana di Tromacchio vide quattro persone che portavano a spalla una bara…decise di andare alla fontana di spando ma anche qui il cammino era sbarrato dai quattro…allora gli venne incontro un sacerdote morto da qualche tempo che lo prese per mano e gli disse “queste scommesse non le devi fare”…”
    La strana fila tanto ricorda quelle raffigurazioni rinascimentali successive, chiamate “Danze Macabre” che iniziano ad apparire attorno al 1400, interpretate successivamente con il motivo della morte “livellatrice”. Sicuramente queste attingerebbero da ben più antichi ricordi, come testimonierebbe la primitiva guida delle fila.
    Sempre nella regione pullulano storie di donne che, mentre raccoglievano l’acqua, nel riflesso del catino, scorgevano strane processioni tra le quali individuavano alcuni loro defunti, tradizione presente anche nel Sud Italia. Anche in questo caso le “visioni” sono accomunate da un particolare. Queste avvengono solo in particolari momenti della vita dell’individuo o in particolari periodi dell’anno, spesso coincidenti con festività agrarie, come ad esempio la Festa di Onnissanti o la notte di San Giovanni. Ecco così che nascono strane tradizioni ancora presenti come l’usanza nel caso di recenti lutti in famiglia, di occupare tutti i posti a sedere durante feste o banchetti, in modo che il morto non potesse trovare posto per la sua presenza, o ancora le tradizioni che ritroviamo in molti paesi del sud Italia e in particolare di Lucania, Puglia o Calabria ove si usa porre del cibo sul davanzale delle case, nel giorno dei morti.
    Ecco così che, tra le numerose tradizioni legate alle schiere dei morti si propone una nuova ed interessante interpretazione delle schiere di ragazzini, mascherati da esseri demoniaci o semplicemente da strane creature animalesche, che girano per le città al grido di “trick or treak”. Guidati da un mitico “traghettatore”, come capitava nell’antichità, questi bambini, vestiti a maschera come i vetusti sciamani altro non sarebbero che i defunti che tornano tra i vivi e chiedendo loro in dono cibo e favori in cambio di tranquillità: solo una volta sazio il defunto potrà ritrovare la pace dell’aldilà.






    L'oroscopo di Zia Wu

    E come di consuetudine ecco a voi l’oroscopo stillato dalla grande veggente zia Wu, buona lettura!

    Rinoceronte di Kommodo (21 marzo - 20 aprile)

    Buone notizie: non prenderete la prossima influenza. Ma il colera sì.

    Bisonte Volante (21 aprile - 20 maggio)

    Vi ricordate quella zia che tanto odiavate? Non la vedrete mai più! Le nuvole consigliano: procurarsi cane guida e bastone bianco.

    Li e Lo (21 maggio - 21 Giugno)

    Denaro nel vostro futuro: quello che vi porterà via la finanza dopo che avrà controllato i vostri conti.

    Pinguino (22 giugno - 22 luglio)

    Finalmente il vostro capo si accorgerà di voi. Le nuvole consigliano: cominciate a trovarvi un nuovo lavoro.

    Orso Ornitorinco (23 luglio - 23 agosto)

    Attenzione alla sbadataggine: la lettera di insulti che invierete al vostro rivale in amore per sbaglio verrà consegnata ad Ozai. Le nuvole consigliano: un’estrema unzione.

    Katara (24 agosto - 22 settembre)

    Visite in casa! Dei tuoi cari estinti. Le nuvole consigliano: chiamare un esorcista.

    Carretto dei Cavoli (23 settembre - 22 ottobre)

    Arriverete in alto, sopra le nuvole. Le nuvole consigliano: imparate a suonare l’arpa.

    Falco (23 ottobre - 22 novembre)

    Avete sempre sognato un innalzamento di carriera? Il vostro partner ve ne fornirà uno di statura.

    Arciere Yu-Yan (23 novembre - 21 dicembre)

    Per Halloween avrete occasione di trovare i vostri parenti. All’aldilà.

    Cavallo Struzzo (22 dicembre - 20 gennaio)

    Felicità! La vostra. Per questo mese, scordatevela!

    Borraccia ( 21 gennaio - 19 febbraio)

    Siete affaticati da morire. Riposate in pace.

    Tui e La ( 20 febbraio - 20 marzo)

    Palpiti per il vostro cuore! Le nuvole consigliano: prenotarsi una visita cardiologica.





    La citazione del Mese

    "La vera mente può affrontare tutte le bugie e le illusioni senza perdersi. Il vero cuore può assaggiare il veleno dell'odio, senza rimanerne ferito. Dalla notte dei tempi, l'oscurità prospera nel nulla: ma cede sempre alla luce purificatrice."

    Tartaruga leone ad Aang





    Intervista del mese

    Continua l’intervista con la nostra temutissima principessa Azula!

    Azula= “Oh, finalmente il giornalista rispettoso.”

    Zuire= “Diciamo che non avevo scelta, visto che il mio collega è stato raccolto con scopa e paletta.”

    Azula= “Niente che non si sia meritato.”

    Zuire= “Glop. Vostra sublimità, volete parlarmi dei vostri rapporti con Halloween?”

    Azula= “Ottimi, adoro questa festa. Fin da piccolissima mi piaceva andare in giro a fare dolcetto o scherzetto.”

    Zuire= “Oddio, ma che scherzetti facevate?”

    Azula= “Ma ero solo una bambina, non potevo far molto: mi limitavo a far fondere la serratura di casa. Con la gente dentro.”

    Zuire= “Uh. E adesso?”

    Azula= “Adesso, do anche fuoco alla casa.”

    Zuire= “Fortunatamente la gente può uscire dalle finestre”

    Azula= “Certo, ma io sono lì fuori. Comunque, se riescono a sfuggire ai miei fulmini sono salvi”

    Zuire = “Capisco. Il principe Zuko veniva con voi?”

    Azula= “Quel piagnucolone aveva sempre da ridire, non sa divertirsi.”

    Zuire= “In che senso, scusate?”

    Azula= “Beh, le solite sciocchezze di Zuzù, si scoccia sempre quando incenerisco le persone”

    Zuire= “Passiamo oltre, che è meglio. Da cosa vi travestivate?”

    Azula= “Ah io mi vestivo da strega. Ero molto elegante, Zuko diceva che quello era proprio il mio costume.”

    Zuire= “E vostro fratello?”

    Azula= “Beh, io gli ho detto che con quella cicatrice non aveva bisogno del costume, ma lui se l’è presa molto. Ma fin da bambino è sempre stato suscettibile: pensa che una volta, visto che non riusciva a decidersi che costume mettersi, io l’ho persino aiutato a scegliere.”

    Zuire= “Un pensiero gentile da parte vostra. Cosa gli avevate suggerito?”

    Azula= “Gli ho semplicemente infilato una zucca sulla testa. Ovviamente è andato a frignare dalla mamma. Il solito ingrato”

    Zuire= “E i vostri genitori cos’hanno detto?”

    Azula= “Mamma ha esagerato come al solito: secondo lei, infilandogli la zucca in testa gli avevo fatto male.”

    Zuire= “Forse il buco per la testa era troppo stretto?”

    Azula= “Quale buco?”

    Zuire= “Ugh, capisco. È vostro padre cosa ha detto?”

    Azula= “Oh, lui ha apprezzato: secondo lui quella zucca era solo un miglioramento.”

    Zuire= “Direi di chiudere qui. Principessa, gradite se riprendiamo l’intervista per il numero di Natale?”

    Azula= “Ma certamente, purché continui ad esserci tu ad intervistarmi e non un maleducato come quello dell’altra volta.
    Altrimenti faremo in anticipo i fuochi di capodanno.”

    Continua…





    Cucina con Iroh

    Tutte le riccet dello zio più amato da tutti!

    Cari amici, qui è Iroh che vi scrive e oggi, in occasione di Halloween, voglio proporvi una ricetta innovativa che cambierà la vostra concezione di cucina. Ecco a voi i muffin alla zucca e al verde:
    • 280 g di zucca
    • 200 ml di
    • 4 uova
    • 300 g di zucchero
    • 240 g di farina
    • 100 g di burro
    • 100 ml di latte
    • Cannella q.b.
    • Zenzero q.b.
    • 1 bustina di lievito per dolci
    Procedimento
    Prepara il e mettilo da parte
    Monda la zucca e tagliala a fettine, ponile su una teglia con carta da forno e falle cuocere a 180° per 15 – 20 minuti
    In una ciotola rompi le uova, aggiungi lo zucchero e montali con le fruste
    Aggiungi il burro ammorbidito e continua a montare con le fruste
    Aggiungi la cannella e lo zenzero e mescola
    Aggiungi il latte e il e continua a mescolare
    Unisci la zucca cotta e mescola con le fruste in modo che si incorpori bene
    Unisci man mano la farina amalgamando bene l’impasto
    Completa con il lievito
    Versa l’impasto nei pirottini per i muffin e infornali a 180° per 20 minuti
    Fai raffreddare i tuoi muffin alla zucca e verde e servili





    Ditelo ad Ozai

    La posta del cuore del Signore del Fuoco


    Illustrissima Maestà, grandioso, unico, potentissimo Signore del Fuoco Ozai, sono un vostro umilissimo servitore e ho un grave problema che solo voi con la vostra infinita saggezza potete risolvere: amo moltissimo una ragazza, ma per disgrazia sono talmente brutto che infrango gli specchi. Vi supplico umilmente, voi che siete così magnanimo, vi prego di dissolvere le tenebre dal mio cuore e di indicarmi la giusta via.
    Vostro devoto e umilissimo suddito Chen Zau.

    Molto semplice.
    Invitala alla prossima festa di Halloween.
    Naturalmente dovrai farti giurare eterno amore nel corso della serata, prima che lei capisca che quella che hai in faccia non è una maschera.

    Sublime Signore del Fuoco, sono una vostra devota suddita e sono disperata, ho un grosso problema con mio marito: tutti gli anni durante la notte di Halloween lui si traveste ed esce per fare dolcetto o scherzetto, e pensi che ha ben 50 anni!!! Ogni volta vorrei seppellirmi viva per la vergogna, e quando gliel’ho detto ha commentato che sono entrata nello spirito della festa volendo imitare gli zombie. Vi supplico, illuminatemi: come risolvere il problema?
    Devoti ossequi. Zala.

    Ma che problema c’è?
    Vai in casa di uno dei tuoi vicini, non appena il marito bambinone busserà dicendo “dolcetto o scherzetto?”, apri la porta dicendo “Scherzetto!”
    Un buon fulmine farà il resto.


    Vostra Eccellentissima Maestà, anche se non sono una vostra suddita dato che appartengo alle tribù dell’acqua, ho un disperato bisogno del vostro aiuto. Mi getto ai vostri piedi e vi supplico con tutta me stessa di illuminarmi con la vostra superiore saggezza. Il mio ragazzo è un vero bast… Farfallone, ogni scusa è buona per correre dietro alle altre ragazze: adesso che viene Halloween, sicuramente come gli anni scorsi ne approfitterà per far lo scemo con le streghette. Vi supplico accoratamente, concedetemi un barlume della vostra somma sapienza.
    Rispettosi saluti. Roka.

    Elementare a dir poco.
    Surgelalo, così gli calmi i bollori.
    Quindi ritieniti libera di festeggiare con tutti gli zombetti e gli scheletrini che trovi.


    Ciao te Ozai. Sono uno della terra, un dominiatore. E ciò un problema con quella sciema di mia moglie. gneanche mi guarda, mi schifa proprio, e in casa è sempre un ce**o. Quando esce si trucca si mette il vestito bello, coi tachi alti sparisce per ore enon vole mai dirmi dove che è stata.
    Peer allowiin si è comprata un vestito da strega sexi, ma mi a detto che alla festa io non ci vengo e che non debbo aspettarla.
    Che ne pensi? Ciao. Babo.

    Che sei cornuto.

    Mio signore Ozai, sono un tuo suddito e ho un grave problema: mia moglie.
    È bellissima, 90-45-90, lunghi capelli rossi, grandi occhi stellati azzurri, insomma, una top model.
    Per quanto sia calda e passionale, mia moglie è molto seria, e ha un comportamento impeccabile. Nonostante questo io sono gelosissimo, e sto rovinando il nostro matrimonio con le mie scenate e le mie assurde lamentele. Pensate che ho avuto da ridire persino del castissimo costume da moglie di Frankenstein che si è presa per il prossimo Halloween.
    Cosa posso fare per questa inutile gelosia?

    Domani mando i miei uomini a prelevare tua moglie.
    Così ti garantisco che finalmente la tua gelosia sarà motivata.






    Ringraziamenti

    Role attive – Lance;
    Focus on – ACAM Archeologia e mistero;
    L’oroscopo di Zia Wu – Oreste Lionello;
    L’intervista – H. Aster ;
    Cucinate con Iroh – Caffè Borbone;
    Ditelo ad Ozai – H. Aster

    Appuntamento alla prossima volta...Non mancare!







    Questo numero è stato offerto da...





    Edited by Endriù - 1/11/2018, 01:55
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    Davvero molto interessante l'approfondimento su Hlloween!
     
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    Grazie, onestamente non sapevo cosa mettere per il focus on dato che informazioni nuove su Avatar non ci sono.
     
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