"La Leggenda di Korra ha creato un nuovo genere televisivo?"

Un interessante articolo da "Forbes".

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  1. Picchioviola
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    Ragazzi, vi riporto la mia traduzione di un articolo di Forbes, secondo cui La Leggenda di Korra ha creato addirittura un nuovo genere televisivo. L'articolo risale a Spiriti, quindi il discorso potrebbe essere ancora maggiormente arricchito dalla piega (anche psicologica) presa da Cambiamento ed Equilibrio.

    "Avatar: La Leggenda di Aang è stato una svolta per Nickelodeon e per le serie animate in generale. Per la prima volta, ci sono stati dati certi per dire che quello era un cartone seguito non solo da bambini. Non volendo rischiare di perdere la sua nuova fascia di spettatori (adulti dai 18 ai 49 anni), Nickelodeon si è impegnata nella produzione de La Leggenda di Korra. Come per ogni annuncio di questo genere, ci sono stati molti scettici che si sono domandati se Korra sarebbe riuscita a ricatturare la magia del suo predecessore. Avrebbe mai potuto La Leggenda di Korra essere tanto dolce, affascinante e sviluppato come La Leggenda di Aang? Quando la serie è andata in onda l’anno scorso, abbiamo avuto la nostra risposta, ma non quella che ci aspettavamo. Anziché tentare di ricatturare la dolcezza de La Leggenda di Aang, Korra ha adottato un approccio molto più rischioso e maturo alla sua storia. E, attraverso questo approccio, soprattutto con la seconda stagione, La Leggenda di Korra ha involontariamente creato un nuovo genere di televisione: il dramma animato.
    Lucro dalla guerra, tattiche di neutralità, propaganda cinematografica, occupazione straniera, l’indebolita influenza della spiritualità in un’era moderna, questi non sono i capitoli di un libro di storia; sono solo alcuni dei temi esplorati nelle due stagione de La Leggenda di Korra. La seconda stagione è stata una delle narrazioni più cupe di quest’anno, riprendendo l’arco narrativo de L’Impero Colpisce Ancora che vede tutti sconfitti e insicuri circa un futuro che non è coperto esclusivamente di oscurità. È bello. È rischioso. Ma, soprattutto, è rivoluzionario.
    Si potrebbero indicare delle serie che, nel corso degli anni, si sono dimostrate adatte a differenti fasce d’età: Batman: La Serie Animata, Gargoyle e persino lo stesso La Leggenda di Aang. Tutte queste serie contenevano temi più maturi delle loro sorelle animate, ma nessuna di esse ha mai nemmeno osato ciò che Korra ha fatto nell’ultimo anno. Persino La Leggenda di Aang non è mai stata tanto cupa da permettere al cattivo di uscire vittorioso. Ci sono certamente stati momenti drammatici all’interno della prima serie: la Nazione del Fuoco che attacca la Tribù dell’Acqua del Nord, Yue che si sacrifica per aiutare a vincere la battaglia, e Aang che si scontra con Ozai nel finale. Ma tutti questi eventi erano sporadici momenti drammatici all’interno di una serie dai toni più leggeri, simili a quelli dell’Universo Cinematografico Marvel. La Leggenda di Korra, d’altro canto, ha ribaltato la situazione e si è configurato come uno show cupo con dei momenti di umorismo leggero sparsi in giro.
    [Lievi spoiler Breaking Bad] Forse, il più adatto termine di paragone al tono utilizzato da La Leggenda di Korra è l’acclamata serie Breaking Bad. La serie diVince Gilligan è un programma immensamente tetro che riesce a rimanere guardabile grazie a piccole parenti umoristiche, come quella in cui Walt e Jesse rubano della metilamina, Huell e Kuby che si stendono su una pila di denaro di Walt, o in cui Walt e Jesse rimangono bloccati nel mezzo del deserto dopo un intero fine settimana di cucina. Attraverso questi piccoli tocchi di humor, Breaking Bad è stato in grado di lasciarsi vedere mentre Walt distruggeva sistematicamente la sua intera vita alla ricerca della più grande delle ricchezze. [Fine spoiler BreakingBad]
    Grazie a personaggi come Bolin, Bumi, Ikki e Meelo, La Leggenda di Korra riesce a mantenere coinvolta l’audience utilizzando l’humor, mentre il mondo precipita nel caos. Alcuni esempi che vengono alla mente sono Bolin che diviene una star del cinema di propaganda mentre Korra lotta per riottenere la sua vita da Avatar, la gang che fugge a gambe levate da Eska alla fine di un episodio, e Bumi che distrugge da solo un campo militare mentre Unalaq tenta di liberare lo spirito oscuro Vatuu dalla sua prigione. Attraverso questi momenti, La Leggenda di Korra riesce a narrare alcune delle storie più cupe e mature mai rappresentate su uno schermo da un programma animato. In nessuna occasione tenta di arruffianarsi il suo pubblico più giovane, né tantomeno prova ad essere più di quello che è. Al contrario, Korra tenta semplicemente di essere ottima, e ci riesce. Ma, scegliendo di essere unicamente se stessa, la serie ha creato qualcosa di totalmente unico nel mondo della televisione.
    La Leggenda di Korra è diversa da qualsiasi altro show in onda e da tutte le serie che l’hanno preceduta. Sembra davvero che per la prima volta una serie animata ha provato ad essere drammatica e cupa. Questo non vuol dire che tutte le serie dovrebbero essere così, certamente altri programmi adatti a tutti come Adventure Time traggono beneficio dai loro toni più leggeri. Ma, per una serie che tutti si aspettavano dovesse essere nulla di più di uno sfruttamento estremo di un franchise, abbiamo ricevuto uno show come non si era mai visto. Abbiamo ricevuto il primo dramma animato della storia."

    Questo articolo si trova concorde con i pareri di praticamente tutta la critica, secondo cui Korra, per innovazione e qualità, è perfettamente paragonabile a lavori come quelli di George Lucas e Hayao Miyazaki, mentre è accostabile a Il Trono di Spade per via della sua capacità di bilanciare un'ambientazione fantastica consistente e verosimile con una solida e matura narrazione, sviluppo delle relazione interpersonali e intrighi politici. A voi il giudizio.
     
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  2. Silian
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    Grazie per aver tradotto l'articolo! Anzi, se ne trovate altri e vi va di postarceli sono sempre i benvenuti.

    Sai, ci andrei con i piedi di piombo prima di partire con le celebrazioni: Korra deve ancora finire e mi auguro che non sfagiolino tutto con qualche conclusione orribile.
    Comunque è un punto di vista interessante, anche se vorrei capire bene cosa intendono con "dramma animato". Sarebbe "semplicemente" una serie cartoon con temi attuali ed atmosfera cupa?

    È altrettanto difficile riuscire a tirare fuori paragoni calzanti con altre serie, perché Miyazaki pur nel suo interessarsi all'attualità lo fa sempre e comunque in quel suo stile inconfondibile... sinceramente non ho aggettivi per descriverlo, ma Korra gli assomiglia tra poco e niente; forse i Gargoyles ci azzeccano un filo di più per l'atmosfera, ma la cornice fantasy-magico-medievale incastrata a Manhattan li differenzia comunque dall'universo alternativo LoK. Boh, il giornalista mi pare un po' troppo esaltato con le sue similitudini XD

    Per il resto ha ragionissima quando nota che è il cattivo a vincere: per quanto Amon salti in aria, Unavaatu si dissolva e Zaheer venga catturato i danni che tutti e tre fanno alla protagonista sono incalcolabili -cosa che nei supereroi animati attuali si vede poco: due cazzotti, vincono la battaglia mortale e se ne vanno a casa come se niente fosse e senza nemmeno un incubo. La perdita di connessione con gli altri Avatar è dura da digerire anche per me, per dirne una.

    Probabilmente è vero anche che LoK non si arruffiana i ragazzini: ok che loro sono abituati a serie sempre più cupe, soprattutto nel caso degli anime (o in alternativa più cretine... più Spongebob insomma), ma il calo degli ascolti in tv e la salita di quelli nel web parla da solo. È quasi un peccato che Bryke non abbiano tentato il salto definitivo verso il pubblico adulto, cosa che però la Nick non avrebbe mai fatto.

    Insomma, non mi sento di dire che l'articolo abbia colto nel bersaglio: si vedrà tra qualche anno seil giornalista ci ha visto giusto o no ;) ci vorrebbe il parere di qualcuno che macina più serie di me adesso!
     
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  3. Picchioviola
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    Inizio dicendo quanto ho capito circa i paragoni dell'autore. Riguardo Miyazaki, credo che egli non intendesse paragonare il suo stile a quello di Bryke, bensì sottolineare come, a detta sua (e di molti altri critici), ambedue siano stati estremamente innovativi nel mondo nell'animazione.
    L'autore ha citato Gargoyles, credo, esclusivamente in quanto "pioneri", alquanto acerbi, di un nuovo modo di fare cartoni animati, ossia più cupo e tetro. La sua relazione con Korra inzia e termina qui.
    Anch'io sono piuttosto restio a celebrare eccessivamente la serie (e adoro tantissimo Korra). Infatti, proprio in quanto fan appassionato della serie, mi ha stupito tantissimo non tanto questo articolo in particolare, quanto lo scoprire che ne esistono a decine con posizioni e tesi simili, tutti da critici e testate abbastanza importanti e competenti.
    Credo che questo sia dovuto al fatto che Korra abbia per la prima volta mostrato al grande pubblico occidentale che un cartone può essere ben altro che un intrattenimento per bambini o una "sit-com per adulti", secndo il format de I Simpson. Questa distinzione era già stata superata da parecchio tempo in Giappone, ma Korra, pur traendo ispirazione dagli anime, se ne discosta ulteriormente: infatti, rinuncia agli aspetti tipicamenti esagerati del genere (i segni e i simboli per esprimere l'umore, le espressioni enfatizzate, le atmosfere chiaramente fantasiose ecc...), in favore di una resa più semplice, vivida e verosimile dei personaggi, dei temi e dei luoghi. In questo modo, va ad accostarsi ai cosiddetti "television dramas", o "dramma televisivi"; essi sono grandi produzioni, mirate ad un pubblico ampio, ma comunque identificabili come lavori colti "d'autore". Queste serie seguono il genere drammatico, tipico del teatro, del cinema e della letteratura. Tra i più famosi "dramas", tanto per darti un'idea, ci sono Breaking Bad, Lost, Mad Men, Sons of Anarchy e la celebratissima House of Cards. In questo senso, l'autore ritiene che Korra sia la prima serie televisiva animata drammatica, che presenta, personalizza e contestualizza tutte le caratteristiche tipiche del genere: un profondo sviluppo dei personaggi, dell'interazione tra essi, trattazione di temi altamente emozionali e/o impegnati, cura dell'ambientazione e dei dettagli e così via.
    Spero di aver chiarito cosa intendesse con "dramma animato", che non è semplicemente un cartone con temi attuali ed atmosfera cupa. Avrei anche dei commenti personali da fare, ma per il momento mi limito ad esporre la tesi di questa grande parte della critica.
    Se ti interessa una sinossi della reazione della critica per le singole stagioni e vuoi avere dei rapidi riferimenti alle fonti da cui ho attinto (non mi va di elencarle tutte), ti linko la sezione "Critical response" dalla pagina di LoK della Wikipedia inglese.

    Edited by Picchioviola - 23/10/2014, 21:47
     
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  4. Silian
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    Grazie, spero di poterci dare un'occhiata il prima possibile -non dico che lo farò a breve, ogni volta che scrivo qualcosa del genere passano settimane prima che lo faccia davvero :xd: comunque quando hai voglia i tuoi commenti sarebbero decisamente graditi!
     
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    Ragazzi, vi riporto la mia traduzione di un articolo di Forbes, secondo cui La Leggenda di Korra ha creato addirittura un nuovo genere televisivo. L'articolo risale a Spiriti, quindi il discorso potrebbe essere ancora maggiormente arricchito dalla piega (anche psicologica) presa da Cambiamento ed Equilibrio.

    Grazie per la traduzione bellissimo articolo :appa:


    Comunque nonostante quanto si dice quello di 'Korra è tutt'altro che un caso isolato,è una serie molto matura e coraggiosa,ma non è l'unica ;)

    Negli ultimi anni questa maturazione e di espansione del publico di riferimento sta riguardando parecchi Cartoons americani,come dimostrano le serie di Scooby Doo ispirate a Lovecraft o i raduni di ultra-trentenni a tema My Little Pony :D

    Questo per me è dovuto in gran parte a una nuova generazione di autori che si è formata anche con gli Anime giapponesi (Dove non esiste il pregiudizio serie animata=bambini) e gli storici film della disney indirazzati a tutta la famiglia (Pensate a film come "il Re Leone" o "la Sirenetta")

    Da questo punto di vista considerando quando è uscito The Last Airbender era molto più innovativo ;)
     
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  6. Picchioviola
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    Negli ultimi anni questa maturazione e di espansione del publico di riferimento sta riguardando parecchi Cartoons americani,come dimostrano le serie di Scooby Doo ispirate a Lovecraft o i raduni di ultra-trentenni a tema My Little Pony

    Il punto non è se una serie è guardabile o guardata anche da adulti, il punto è che Scooby Doo, My Little Pony e compagnia bella si configurano ancora come cartoni animati "tradizionali", a prescindere dalla loro cupezza. La questione è che Korra, al contrario di tutti questi cartoni animati (anche a differenza degli anime), ha fatto proprie le carattistiche del cinema/televisione d'autore, adattando gli attributi del genere drammatico ad una narrazione animata. Qui, secondo questa tesi, giace la sua incredibile innovazione nel mondo dello spettacolo. La cupezza dei toni, in sé, c'entra relativamente poco. Ovviamente, La Leggenda di Aang è stata una grandiosa e grandissima innovazione all'epoca, ma sempre nell'ambito dei cartoni animati tradizionali. Korra, invece, è un'innovazione nel campo dell'intera televisione.
    Se non l'hai già fatto, ti invito a leggere il mio commento precedente, in cui ho cercato di spiegare in maniera più chiara cosa intendesse l'autore nell'articolo.

    Edited by Picchioviola - 24/10/2014, 16:04
     
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    CITAZIONE (Picchioviola @ 24/10/2014, 15:48) 
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    Negli ultimi anni questa maturazione e di espansione del publico di riferimento sta riguardando parecchi Cartoons americani,come dimostrano le serie di Scooby Doo ispirate a Lovecraft o i raduni di ultra-trentenni a tema My Little Pony

    Il punto non è se una serie è guardabile o guardata anche da adulti, il punto è che Scooby Doo, My Little Pony e compagnia bella si configurano ancora come cartoni animati "tradizionali", a prescindere dalla loro cupezza. La questione è che Korra, al contrario di tutti questi cartoni animati (anche a differenza degli anime), ha fatto proprie le carattistiche del cinema/televisione d'autore, adattando gli attributi del genere drammatico ad una narrazione animata. Qui, secondo questa tesi, giace la sua incredibile innovazione nel mondo dello spettacolo. La cupezza dei toni, in sé, c'entra relativamente poco. Ovviamente, La Leggenda di Aang è stata una grandiosa e grandissima innovazione all'epoca, ma sempre nell'ambito dei cartoni animati tradizionali. Korra, invece, è un'innovazione nel campo dell'intera televisione.
    Se non l'hai già fatto, ti invito a leggere il mio commento precedente, in cui ho cercato di spiegare in maniera più chiara cosa intendesse l'autore nell'articolo.

    Veramente non mi riferivo solo alla cupezza delle storie ma alla presenza di numerosi elementi presi pari pari dal cinema e dalle serie televisive (per non parlare dei comics americani) che entrano all'interno di un genere,quello del cartoon che fino a pochi anni fa era,come hai scritto anche tu, o indirizzato a un pubblico infantile o usato per sit-com satiriche ;)
    In diversi Cartoons per esempio
    - è presente una continuty e una "trama principale" di ampio respiro che si protrae anche per più stagioni
    -I personaggi smettono di essere delle semplici sagome mono-dimensionali ma si evolvono col passare degli episodi\capitoli in maniera realistica,nonostante l'ambientazione resti,almeno in parte,cartonesca
    -E' possibile morire,finire in coma restare traumatizzati,essere sparati,i buoni non vincono sempre e i cattivi sono tosti da abbattere e hanno motivazioni che spesso vanno oltre il classico "dominio del mondo".

    Da questo punto di vista quella di Korra non è una vera rivoluzione ma solo un piccolo passo ulteriore che è dato sopratutto dalla maggiore complessità di alcuni temi politici trattati e dalla smisurata ambizione degli autori che li porta ad affrontare tematiche sempre più complesse stagione dopo stagione...
     
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  8. Picchioviola
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    Dubito, tuttavia, che tali serie si possano definire "d'autore" o "colte", persino La Leggenda di Aang... ti invito a farmi qualche esempio, poiché Scooby Doo e My Little Pony non sono molto indicativi, in questo caso, e i fumetti non rientrano nella discussione.
     
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    CITAZIONE (Picchioviola @ 24/10/2014, 18:00) 
    Dubito, tuttavia, che tali serie si possano definire "d'autore" o "colte", persino La Leggenda di Aang... ti invito a farmi qualche esempio, poiché Scooby Doo e My Little Pony non sono molto indicativi, in questo caso, e i fumetti non rientrano nella discussione.

    Premesso che quando parlo di Scooby Doo mi riferisco unicamente alla penultima serie uscita "Mistery Incorporated" composta da due stagioni e 52 episodi e dove per pazzo che possa sembrare sono presenti TUTTI gli elementi da me elencati (personaggi in coma e morti ammazzati inclusi).
    Penso alla serie TV Star Wars Clone Wars che in 6 stagioni tira fuori episodi di una complessità sempre maggiore da una serie all'altra.
    Penso all'ultima serie tv delle tartarughe ninja (quella del 2012),o a quella in computer grafica di Lanterna verde...
    Per me quello che accomuna tutte queste serie (Korra compresa) è il desiderio da parte degli autori di spingersi sempre più ai limiti (occidentali) dell'animazione senza però ancora oltrepassarli.
    In pratica :non c'è sangue (visibile),non c'è sesso,non ci sono parolacce,per il resto tutto è lecito ;)
     
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  10. Picchioviola
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    Ci sono diverse differenze tuttavia. Innanzitutto, le serie che tu citi, pur essendo seguite anche da un pubblico adulto, sono rivolte ad una audience di ragazzi e/o ragazzin, così come è stato anche per La Leggenda di Aang. Korra, invece, si rivolge già dall'inizio ad un pubblico più grande e più maturo.
    Non metto certamente in discussione la complessità delle suddette serie, ma esse rimangono comunque prodotti di genere, come si dice, e, pur presentando morti e coma, non si sono mai spinte al di là dei canoni della serie animata per bambini. Sono cartoni che ho visto io stesso, dunque con questo non voglio dire che non siano apprezzabili da un pubblico adulto, ma semplicemente che non sono mirate a tanto.
    Korra, dal canto suo, è precipuamente costruita per un pubblico che va generalmente dai 17 ai 50 anni. Questo ha permesso alla serie non solo di sviluppare personaggi approfonditi, una trama elaborata e tutte quelle altre cose presenti in altre serie, ma anche di concentrarsi in maniera ambiziosissima e riuscita su temi d'attualità sociopolitica, tra cui la lotta tra classi, l'occupazione straniera, la propaganda, il conflitto tra tradizione e modernità e via dicendo; in questo, Korra si presenta come una novità assoluta, poiché tutta la sua ambientazione è funzionale alla trattazione di questi argomenti, giudicandoli con un acuto senso critico, non con ironia: non si tratta infatti di satire sfuse e sporadiche come accade in molti altri cartoni, tra cui diversi da te citati. Questo è un altro punto che la avvicina al mondo dello spettacolo colto.
    I cartoni che hai proposto, in cui io infilo anche Aang, si pongono in chiave soprattutto comico-umoristica, sviluppando la trama in un'atmosfera relativamente "leggera", inframezzata da forti picchi emotivi e di pathos. In Korra, invece, è il contrario, e questo è un importantissimo punto in comune con la cinematografia drammatica.
    Infatti, Korra non è particolare perché utilizza metodi e tecniche cinematografici, come fanno molti cartoni animati, ma perché si avvicina ad un genere cinematografico considerato colto. Questo la differenzia da tutti i cartoni cupi e cinematografici del mondo.
    Infine, c'è la questione dell'ambientazione. Korra, pur essendo un fantasy, si colloca in un mondo altamente verosimile e consistente, dove esagerazioni fantasiose sono ridotte al minimo e vengono comunque trattate come "paranormale" (si vedano gli spirit). Questo caratterizza anche i pochi lavori fantasy considerati veramente artistici, come Il Signore degli Anelli e Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Gli altri cartoni invece presentano sempre un'atmosfera ed un contesto alleggeriti da elementi chiaramente inverosimili (come Aang) o trasposti in situazioni dell'assurdo (come Scooby Doo).
    Infine, e non poco importante: Korra è considerabile come un'opera d'autore, adattata ad un pubblico ampio; gli altri cartoni sino ad ora sono invece prodotti di genere, destinata ad un pubblico di massa.
    I tratti principali dei lavori d'autore sono: il minor peso dato al puro intrattenimento, preferiscono infatti far rilfettere lo spettatore, impedendogli una partecipazione passiva; affrontano contenuti complessi e poco commerciali (nel caso delle TV, la complessità è bilanciata da intermezzi "soft", in modo da mantenere attiva l'attenzione di un grande numero di spettatori); l'autore (o gli autori) seguono tutte le fasi della produzione, del montaggio e, soprattutto, della sceneggiatura, in cui viene riposta un'attenzione particolare. Si può paragonare, volendo, ai romanzi di letteratura.
    Le opere di massa, invece: si rifanni a modelli di successo, che possono tuttavia essere personalizzati e migliorati di qualità; sono destinati ad un pubblico estremamente numeroso e generalmente popolare; è votato principalmente ad intrattenere il pubblico senza seconde implicazioni, se non in casi eccezionali; mantiene un registro leggero e/o umoristico per agevolarne la visione. Simile, per i concetti che vi sono alla base, è la musica pop.
    Prova a vedere le grandi serie colte della televisione, ne ho citate già diverse, tra cui le più esmplari sono certamente Breaking Bad, Lost e House of Cards. In tutte queste grandi serie drammatiche troverai tantissimi punti in comune con Korra, e ti renderai al contempo conto che non hanno nulla a che fare con i cartoni che hai citato, nonostante essi restino certamente cupi e magari anche di qualità. Semplicemente, essi seguono un genere popolare già consolidato e assolutamente proprio del mondo dell'animazione; Korra, invece, esce dai generi dell'animazione per avvicinarsi ad un genere cinematografico, dimostrando di fatto che i cartoni animati possono essere veicoli di espressione di uno spettacolo colto.
    Indi, non è l'avere una trama complessa o presentare personaggi sviluppati ed atmosfere cupe a rendere Korra innovativo, ma tutta una serie di rischiosissime scelte stilistiche che non s'erano mai viste prima nel mondo dell'animazione televisiva (nel cinema si sono già affermati geni come Miyazaki). Spero di essere stato abbastanza esaustivo con la trattazione, e averti fatto capire perché non sono d'accordo con te sul fatto che Korra è un cartone come molti. Korra, infatti, ha aperto le porte ai cartoni animati nel mondo dello spettacolo colto, da cui sino ad ora le serie animate televisive erano precluse, e scusami se è poco.
     
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    buon dominatore

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    Credo ci sia stato un piccolo fraintendimento...
    Non ho mai detto che Korra sia un cartone animato come tanti altri,ma che si colloca in un particolare clima di innovazione e sperimentazione che in questi anni sta riguardando in generale il genere del cartoons americano e che sta producendo storie,temi e persino stili più maturi e rischiosi anche in serie considerate in passato come unicamente destinate a un publico infantile .
    Non è la cassica mosca bianca che sbuca fuori dal nulla ma l'avanguardia di qualcosa di più grande...
    Poi Korra ha comunque il merito di osare ancora di più delle altre serie portando il tutto quasi su un altro livello ma daltra parte aveva alle spalle una serie come The last Airbander che aveva anticipato di anni le altre serie per un sacco di cose ;)

    Spero di essere riuscito a farti capire almeno un poco il mio punto di vista :appa:
     
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  12. Picchioviola
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    Grazie per la precisazione, adesso la tua posizione è decisamente più chiara. Io mi riferivo più che altro a questa frase:
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    Per me quello che accomuna tutte queste serie (Korra compresa) è il desiderio da parte degli autori di spingersi sempre più ai limiti (occidentali) dell'animazione senza però ancora oltrepassarli.

    La mia obiezione era: Korra, al contrario delle altre serie, li ha oltrepassati eccome i limiti (anche se probabilmente senza averne piena intenzione). Korra è certamente un'avanguardia, ma ha introdotto un nuovo livello che avrà sicuramente seguito negli anni più o meno prossimi.
    Scusami se chiudo qui, ma non vorrei rischiare di divenire ridondante nelle mie argomentazioni. Ho capito quello che volevi dire, e non è granché distante da quello che ho sostenuto fino ad ora.
     
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11 replies since 23/10/2014, 15:56   585 views
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