Luna e Sole (Lee/Selene P.O.V.)

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  1. MißSelene89
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    L'incontro tra Helios, Zuko e Lee
    Dopo quello che successe feci in modo di andare a dormire prima di lui: un po’ mi spaventava, era cambiato. Come se temesse qualcosa.
    In quei giorni io continuavo ad allenarmi alla spada o con Suki.
    Dopo qualche giorno, però, il Firelord mi chiamò in udienza.
    << Il Signore del Fuoco vuole la sua guardia del corpo in sala udienze. Quanto prima. >>
    Capii: dovevo rimettere i miei panni da ragazzo; così fasciai i seni e misi l’armatura. Poi mi avviai.

    Dopo pochi minuti raggiunsi la sala. << Mi avete fatto chiamare, mio Firelord? >> Nel frattempo mi inchinai.
    << Quest’uomo voleva vedere che fossi realmente un ragazzo. >>
    “Quest’uomo?” Mi girai a guardarlo: Helios.
    << Come vedete, principe Helios, ha le caratteristiche da voi descritte, ma è un ragazzo. >>
    “Che gioco stai facendo, Zuko? Questo è pericoloso!”
    << Se mi permettete, Firelord, vorrei accertarmi che sia un ragazzo: i suoi lineamenti sono troppo delicati… >> Mi girò intorno: aveva capito perfettamente; conosceva le sirene e mi aveva guardata per bene, nel suo viaggio di “cortesia”. << Il suo profumo, i suoi capelli, i suoi occhi, le sue labbra, addirittura le sue natiche sono da donna… >>
    “Dannata armatura!” L’armatura lasciava scoperto il bacino.
    Giocò con una ciocca dei miei capelli, e io dovetti reprimere l’impulso di mettergli una spada alla gola.
    << Se si togliesse la cotta… >>
    “Maledetto!” Se mi fossi tolta la cotta si sarebbe capito che ero una ragazza: in quei mesi il mio seno era aumentato di una misura. Anche lui se n’era accorto, perché lo vidi agitarsi sul trono.
    << Posso assicurarvi che è un uomo. >> Fu lapidario.
    << Tuttavia, si dice che quest’uomo dorme nella vostra stanza; che addirittura provate attrazione per lui… >>
    “Anche qui hai pagato qualcuno?”
    << Voci. Dorme nella mia stanza perché è la mia guardia del corpo. >> Mostrava sangue freddo, quando non ne aveva. Sapevo che stava per esplodere.
    << Così giovane? >>
    Mi spazientii. << Adesso basta! Non vi permetto di parlare così del mio Firelord! >> Mi ostinavo a chiamarlo “mio”. << Vi posso assicurare che il Firelord va pazzo per le donne; il più delle volte sono costretto a rientrare a notte inoltrata per lasciargli la privacy con una donna. >> “Magari elogiando le sue doti di grande amatore, demorde.” Sperai.
    << Che calore. >> Mi si avvicinò, ma non mi sfuggii che Zuko stava stringendo i braccioli del trono. << Anche la lingua lunga è come la sua. >>
    Mi immobilizzai: cosa dovevo fare? << Puoi andare, Lee. >>
    “Grazie…” Mi stava salvando.
    Stavo per andare, quando quel bastardo mi afferrò per un polso. << Togliti la cotta. >>
    Quello era un ordine, che io non avrei ascoltato. << Io ascolto solo gli ordini del mio Firelord. >> Glielo sibilai: stavo perdendo la pazienza.
    << Interessante la cosa. Allora è vero! Il Firelord della Nazione del Fuoco ha perso la testa per un ragazzino! >>
    “Ora basta!” << Basta! Adesso basta con questo gioco. >> Mi tolsi la cotta e lasciai liberi i capelli. << Seguirmi fin qui. Accetta il fatto che non ti sposerò mai! >>
    << Sapevo che eri tu. Beh, allora ti lascio la scelta: vieni con me e io lascerò il tuo Firelord e i tuoi genitori; oppure rimani e i tuoi genitori muoiono e tu mi darai comunque la tua prima volta. >>
    A lui non interessava che lo sposassi o meno; da me voleva solo una cosa: la mia verginità.
    << Scordatelo! >>
    Lo vidi fare un movimento, ma Zuko lo afferrò per il collo, allontanandolo da me. << Toccala ancora e ti disintegro. >>
    << La scelta sta a lei. >>
    Lo lasciò spingendolo e facendolo cadere: forse Zuko era davvero più forte di Helios. << Ascoltami attentamente. La principessa Selene ha chiesto aiuto e asilo politico; ho appena firmato un accordo con lei: combatterò e riconquisterò il suo regno. TU, principe Helios, sei bandito, non solo dal palazzo e dalla Nazione, ma anche dal Regno della Terra e dalle Tribù dell’Acqua. Adesso ritornatene da dove sei venuto. >>
    Aveva detto un mucchio di palle, ma mi stava davvero proteggendo. Solo mi chiedevo per quale motivo.
    Possibile che mi desiderasse così tanto da coinvolgere altri popoli a combattere una guerra non sua?
    << E se vi proponessi un accordo? Potete averla, ma voglio la sua prima volta. >>
    “E’ pazzo!”
    Vidi i pugni del Firelord infuocarsi: si stava davvero incavolando. << Sparisci… >> Lo disse a detti stretti.
    << Comunque sai dove trovarmi quando hai deciso, principessa. >> Uscì e rimanemmo soli.

    Mi infuriai. << Avevate detto che i miei genitori erano al sicuro… >>
    << Dovevo dirti la verità e farti commettere qualche sciocchezza? >>
    “Sciocchezza?” << Sono i miei genitori. >>
    << Calmati. Adesso abbiamo una strategia… >>
    “Bene, si combatte.” << Non vado più sull’isola di Ember? >>
    << Non sperarci, Lee. Lì sarai al sicuro in qualsiasi caso. E non sarai informata di nulla. Lascerai tutto nelle mie mani. >>
    “Allo scuro di tutto? Non se ne parla!” << Non puoi farmi questo… >>
    << Si, invece. >>
    << Ma… >>
    << Allora facciamo così: nel mio letto, stasera, in cella o te ne stai tranquilla? >>
    In cella avrei fatto volentieri a meno. La scelta era il suo letto o starmene buona. Non so perché scelsi la seconda.Lo guardai furiosa: odiavo questi sporchi ricatti. << Ho capito. >>
    << Brava. Adesso dimmi perché si è fissato con la tua prima volta. >>
    << Tu perché sei fissato? >> Lo sapevo che gli interessavo perché ero vergine.
    << Non paragonarmi a lui! Non ti voglio per una sola notte! Ti desidero così tanto, che sto impazzendo. Mi sono trattenuto, mi trattengo tutt’ora dal saltarti addosso. Se ti volessi per una sola notte ti avrei già presa, non curandomi di quello che pensi o provi. Quindi non provarci. >>
    Distolsi lo sguardo. “Mi fai sentire uno schifo…” Quelle parole mi ferivano, perché mi faceva capire quanto mi desiderasse, ma non desiderava solo il mio corpo: desiderava ME.
    << Rispondi. >>
    << Per una leggenda che circola nelle nostre terre: se una principessa della stirpe sirenica concede la sua verginità, allora ottiene la vita eterna. Ma è solo una leggenda. >>
    << Ho capito. >>
    “Hai capito, eh? Adesso ne sei interessato anche tu?” << Adesso sei interessato anche tu? >>
    << Non mi interessa la vita eterna, e sinceramente non ci credo. Se si parla di sangue, allora sì, potrei crederci. >>
    Effettivamente aveva un cervello pensante nel verso giusto. << Adesso? >>
    << Continui a prepararti per il tuo viaggio all’isola di Ember, quando te ne sarai andata vedrò il da farsi. >>
    Mi voleva fuori dai piedi, in modo che non potessi sapere nulla.
    Non mi restò altro da fare che prepararmi.
     
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