Luna e Sole (Lee/Selene P.O.V.)

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  1. MißSelene89
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    dominatore mediocre

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    La mia vita da guardia del corpo
    Mi si avvicinò e mi accarezzò il collo, dandomi brividi lungo la schiena. “Dio…” Ero davvero tentata a lasciarmi andare, ma mi ripresi e mi girai di scatto. << La promessa… >>
    Mi zittì sia con lo sguardo, pieno di desiderio, che con un dito sulle labbra. << Sarai una guardia del corpo una volta arrivati a palazzo. >>
    “Dopodiché basta? Allora perché non concedersi?”
    Cominciò a baciarmi il collo, le labbra, i seni ancora ricoperti dal vestito; io non facevo altro che ansimare, aspettando qualcosa di più.
    Un qualcosa che arrivò: mi alzò il vestito e mi mise cavalcioni sopra di sé, sesso contro sesso. Mi abbassò lentamente, mantenendomi per il bacino, sentivo il suo pene entrare; le nostre labbra unite, le mie mani sulle sue spalle e la punta del suo pene completamente dentro di me.
    Bastava anche una piccola scossa e sarei stata sua…

    Ma ad interromperci fu la voce di una donna: sua madre.
    Mi aiutò a scendere e quando la vidi rimasi di stucco: avevo capito da chi avesse preso la bellezza; poteva fare invidia alla più bella delle sirene.
    Quando sentii che mi aveva scambiato per una Firelady, arrossì. Io Firelady? Ma scherziamo!?
    Fortuna che il Firelord mise in chiaro le cose, contrariando sua madre; il che mi fece chiedere il perché: cosa c’era di male nell’essere la guardia del corpo del Firelord? Che fosse per quello che mi disse il maestro Aang?

    Mi portò nella sua camera, dove venne assalito da una ragazza. << Mio Firelord, bentornato. >>
    “Chi è questa? E da dove le esce quel mio Firelord?” La odiai; per di più era praticamente nuda, visto che quel vestito non copriva nulla. Non la conoscevo, ma già mi stava antipatica, per non dire dove, forse le sarebbe piaciuto.
    << Tya, ti ringrazio. >>
    “Cos’è sto tono così gentile?” Mi fermai: ero gelosa. Gelosa marcia.
    Le sorrise, e io volevo uccidere entrambi. << Tya, lei è Lee, la mia guardia del corpo. Lee, lei è Tya, la mia ancella personale. >>
    “Se hai già compagnia, perché allora ci provi con me?”
    Ma feci finta di nulla, chinai leggermente il capo. << Bene, Lee. Questa è la stanza dove dormo, in questa stanza dorme Tya… >>
    “Come? Non dorme nel tuo letto?”
    << E in quest’altra starai tu. >>
    Mi bloccai, a dividere le due stanze c’era solo una misera porta, mentre tra la sua e quella di Tya c’era un’altra stanza. Non riuscii a trattenermi. << Praticamente è come se dormissi nella vostra stanza. >> Mi sentivo le guance in fiamme, per i miei pensieri impuri. Sì, perché la vocina nel mio subconscio mi dava tante idee assurde da attuare nella notte: come entrare di soppiatto e cavalcarlo selvaggiamente.
    Ero così presa da questi pensieri perversi, che non lo sentii mandare via quell’oca; ma mi vidi scaraventata contro il suo petto. “Cavoli…Quanto è sodo…” << La promessa… >> “Lucidità, Selene. Sii lucida… Non farti distrarre…” Ma era come pensare con un muro.
    Soprattutto dopo un bacio come quello.
    Rimasi quasi delusa che non andò oltre…

    La mattina dopo mi svegliai e feci subito un bel bagno, poi aspettai che il Firelord fosse pronto. Quando vidi uscire Oca dalla sua stanza, allegra… Troppo.
    Dopo poco venni raggiunta dal Firelord che mi regalò un sorriso senza pari: avrei ucciso chiunque per quel sorriso.
    Mi disse che avrei proseguito una specie di addestramento con una sua amica: Suki. Mi portò da lei e se ne andò.

    << Allora sei tu la famosa guardia del corpo. >>
    La guardai, era bella, ma tutto quel trucco la rendeva un mostro.
    << Famosa? >>
    << Si, tutto il palazzo non fa altro che parlare di quanto sia bella la sua guardia del corpo, tanto che in molti pensano che non sei una “vera” guardia del corpo. >>
    << Non ci vado a letto! >>
    Rise. << Non ti scaldare. Zuko fa questo effetto a moltissime ragazze; credo sia quell’aria da Firelord maledetto. >>
    << Magari è proprio il titolo di Firelord. >> Commentai acida.
    << Non credo. >> La guardai. << Quando era un principe esiliato ne ha conquistate di ragazze, anche se lui ha sempre avuto nel cuore Mai. >>
    << Come mai non c’è più? >> Mi morsi la lingua.
    << Se ne andò quasi dieci anni fa, dicendo che non sopportava più la situazione: Zuko le nascondeva alcune cose; ma lo faceva per proteggerla. >>
    << Ne è ancora innamorato…? >> Lo dissi con un tono strano, come se mi importasse più di quanto non davo a vedere.
    << A volte penso di si. Ma ultimamente l’ho visto cambiato: più sereno, tranquillo. >>
    << Che sia innamorato…? >> Il mio pensiero andò a quell’oca della sua ancella.
    << Credo di si. E vorrei tanto conoscere la ragazza che ha attuato questo cambiamento. >>
    << Perché? >>
    << Per dirle di non farlo soffrire, che può sembrare burbero e scorbutico, ma in realtà ha un cuore d’oro. >> Le brillarono gli occhi.
    << Ne sei innamorata? >>
    Scoppiò a ridere, e quando si fu calmata riprese. << No, assolutamente. Per mia sfortuna, mi sono innamorata di un ragazzo con qualche rotella fuori posto. >> Le brillarono ancora di più gli occhi. << Eccolo lì. >> Me lo indicò. << Sokka! Vieni un attimo! >>
    Il ragazzo ci raggiunse. Era alto e abbastanza muscoloso, con una faccia da schiaffi, ma simpatica.
    << Mio adorato pasticcino. >> Le si avvinghiò addosso peggio di un polpo, il che mi mise allegria: erano una coppia affiatata e comica.
    << Ti presento Lee, la guardia del corpo di Zuko. >>
    Mi squadrò e lanciò un fischio. << Però… E’ vero che sei davvero bella. Mi chiedo dove ti abbia trovata… >>
    << Sokka! >> Lo riprese, ma non per gelosia.
    << Suki, è la verità. Guardala! >> E mi spinse verso di lei, affinché mi guardasse meglio. << Ha tutto al posto giusto; è piccolina, insomma perfetta per quelle braccia muscolose; e dal suo sguardo si direbbe che ha un bel caratterino. >> Mi guardò. << Sicuramente gli farai perdere la testa. >>
    << Non è nelle mie intenzioni. >> “Eccome se lo è… Lo voglio solo per me.”
    << Adesso vai, ci disturbi. >>
    << Ma… Se mi hai chiamato tu. >>
    << Adesso però devi andare. Lee, deve essere addestrata sul lavoro di una guardia del corpo. A dopo, amore mio. >>
    Sokka per poco non svenne dopo la carezza sul viso. << A dopo, pasticcino mio. >> La baciò dolcemente, mi salutò e se ne andò.
    Così Suki prese a dirmi cosa dovevo fare nella veste di guardia del corpo.
     
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