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Epilogo << Mio Firelord… >> Le accarezzai i capelli. << Dimmi, piccola… >> << Sii sincero: eri geloso di Rufus? >> Sorrisi. << E tu di Tya? >> Si alzò a guardarmi. << Non evadere la domanda… >> << Ok, mi arrendo. >> Alzai le mani in segno di resa. << Si, l’avrei ucciso più di una volta. Adesso tocca a te rispondere. >> Arrossì. << Si… E quando vi ho trovati a letto avevo un istinto omicida irrefrenabile… >> Le accarezzai il volto. << Pensare che ho sempre voluto te… >> La baciai dolcemente. << Adesso dobbiamo ritornare, Zuko! >> Aang mi riportò alla realtà. << Si! Avanti, vestiamoci. >> << Anche io? >> << Perché no? >> << Pensavo di rimanere qui, e che saresti venuto a trovarmi ogni tanto. >> La strinsi a me. << Lee, Selene… Io ti voglio al mio fianco come mia moglie, come Firelady… Non come mia concubina… >>
Io avevo presenziato alle nozze di Aang, e lui adesso presenziava alle mie. Eravamo vestiti a festa: lui con i vestiti tipici dei nomadi, io con il tipico vestito del Firelord. Aspettavamo l’entrata trionfale della mia principessa; quando vidi Katara. << Zuko, Selene vuole parlarti, prima che cominci la cerimonia. >> Andai immediatamente da lei.
<< Piccola, non dirmi che ci hai ripensato. >> Lei era dietro ad una tenda, per tradizione gli sposi non si sarebbero dovuti vedere fino al giorno della cerimonia: sì, ero stato lontano da lei per un mese intero. << Non vedo perché dovrei. >> << Allora perché mi hai fatto venire qui? >> << Per una notizia importante. >> << Potrebbe rovesciare le sorti di questa giornata? >> << Dipende da come la prende il Firelord. >> << Allora posso aspettare. Vieni, ti stiamo aspettando. >> Le presi una mano e la baciai. << Non vedo l’ora che finisca la cerimonia… >> Sapevo che stava arrossendo. La lasciai e ritornai al mio posto, ad aspettarla. Nel contempo guardai Katara: il suo pancione era evidente, e questo la rendeva ancora più bella; così guardai anche Toph, e cercai di immaginarmela nello stesso stato, per poco non scoppiai a ridere. Lei arrivò e dopo quindici minuti eravamo marito e moglie.
Eravamo seduti alla grande tavolata: io parlavo con i ragazzi e lei con le ragazze; non mancavo di guardarla, di imprimermela nella memoria, così com’era. Era radiosa; il vestito nuziale tipico della sua gente era di un azzurro MOLTO chiaro, di seta, le maniche erano attaccate al vestito, ma aveva le spalle scoperte, il collo coperto; la fronte era cinta dal suo diadema un filo di oro bianco, che al centro era leggermente appuntito a formare una specie di cuore, e uno zaffiro che le penzolava appena sopra l’attaccatura del naso; i capelli sciolti, ma acconciati in modo da non andarle davanti al viso, mossi. Non ne potevo più, era stanco di aspettare che la giornata finisse, così mi alzai e la presi in braccio. << Zuko, cosa fai! Mettimi giù, stavo parlando con le ragazze! >> << Perdonateci, ma vogliamo la nostra intimità. >> Le ragazze sorrisero e i ragazzi esultarono in grida di incitamento.
La portai nella nostra stanza e la lasciai a terra. << Almeno potevi aspettare un altro po’, in fondo siamo stati lontani per quattro mesi, un giorno in più non cambiava… >> La bacia per zittirla, poi mi staccai. << Questa notizia? >> Nel frattempo cominciai a slacciarle il vestito. << Come la prenderesti se ti dicessi che aspetto un bambino? >> << Ti chiederei: quanti mesi? >> << Due… >> Mi bloccai. Due mesi: quando ritornò da me sull’isola di Ember, un solo giorno, e in quel giorno mi ero dato così tanto da fare da lasciarla incinta. La baciai. << Quindi presto sarò padre… >> << Esatto mio Firelord. >>
Questo è il mio paradiso: circondato dai miei amici più cari, con mia madre, un popolo che mi voleva bene… Ma soprattutto con la donna dei miei sogni, la Firelady che ho sempre cercato, e i nostri bambini. Cosa potevo volere di più?
E con questo abbiamo finito un'altra opera^^ Spero vi sia piaciuta**
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