Kamasutra del fuoco

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    dominatore mediocre

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    Sankt Englmar (Monaco)

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    Death
    completa: Certo^^
    partecipazione: Riservata= MissSchiffer
    personaggi: Zuko e... (ragazza senza nome XD)
    pairing: Zuko e ragazza senza nome
    riassunto: Ok: questa storia è interamente HOT, dedicata a tutte le Zukke perse (proprio come me).
    La protagonista non ha un nome, quindi può essere chiunque (voi lettrici e lettori scegliete chi sia): Yuna (protagonista di [Princess of Fire]), Selene (protagonista di [Passato nel futuro]), Mai, Katara, Toph, Suki, o chicchessia ^.-
    Ma la protagonista ha una storia:
    Ha sempre odiato Zuko, ma allo stesso tempo lo ha sempre desiderato; Zuko l'ha sempre rincorsa, ha sempre desiderato farla sua (e con farla sua intendo che voleva la sua verginità e il suo intero essere). Dopo anni di lotta e fughe, riesce finalmente a farla catturare; la fa legare al letto con un vestito da odalisca (alias: danzatrice del ventre), lo stesso che le aveva visto addosso la prima volta che l'ha vista danzare, e che aveva acceso il suo desiderio. Le sue intenzioni sono sempre state chiare.
    note: Song-fic dalla canzone "Kamasutra" di Paola & Chiara (proprio perché il nostro principino attizza parecchio ^.-).



    Buona lettura!!!^O^






    Fiore del male, dammi il tuo cuore
    nel mio profumo lasciati andare
    sono in catene senza piu' orgoglio
    tu sai da sempre quanto ti voglio.
    Alla fine mi ha preso, è riuscito a catturarmi; anzi, a farmi catturare. E adesso sono qui, sul suo letto, in catene. Lui entra, il fiore del male: figlio di Ozai, quanto poteva essere distante dal suo pensiero? Non molto, considerando come mi aveva conciata: sembro una danzatrice, un'odalisca.
    Mi guarda, mi scruta; so già a cosa sta pensando: tutte le donne della Nazione gli si erano donate, tranne una. Ed è proprio quella che lui vuole.
    Quante volte l'ho visto possedere una ragazza? Tante, troppe.
    Quante volte mi ero eccitata, immaginandolo fare le stesse cose a me? Tante, troppe.
    Perché nonostante sia in catene, lo voglio!
    Voglio che mi prenda, che mi faccia sentire quanto è uomo.
    Si spoglia e si avvicina al letto, sul volto ha un'espressione trionfante. Io lo guardo con sufficenza, anche se sento di essere bagnata fradicia: già so quello che mi aspetta.
    Si avvicina al letto, ci si siede, nudo: anche da seduto posso vedere com'è duro e pronto. Una vista che mi dà uno spasmo tra le gambe e al basso ventre.
    Muoviti e prendimi!
    Arrenditi a me
    l'amore cos'e'?
    Si', dammi l'estasi, sono in orbita,
    kamasutra
    si', siamo in estasi, sexy cha-cha-cha
    kamasutra.
    Gli occhi fissi nei miei, pieni di desiderio: a cosa serve continuare a fingere?
    Mi spoglia delicatamente, lentamente... Troppo lentamente.
    << Finalmente otterrai ciò che hai sempre voluto. >> Non sono riuscita a trattenermi.
    Lui mi sorride, tronfio, soddisfatto. << L'unica ragazza della Nazione che mi è sempre sfuggita. >> Mi scopre i seni e li guarda, nel frattempo mi abbassa la gonna. << Quanto ti sei divertita a guardarmi scopare le altre? >>
    Lo sussurra sul mio collo, che in quel momento è una parte debole, non riesco a trattenermi: sospiro pesantemente. Le mie gambe sono libere dalla gonna. << Perché farmi vestire, se poi neanche mi hai guardata? >> Le divarico e lui ne approfitta per accarezzarmi il clitoride.
    << Ti ho già vista danzare e combattere. >> Il tutto detto con uno dei miei capezzoli in bocca.
    Vola nel cuore del desiderio,
    bacia la notte che oscura il cielo
    fra le mie gambe, sulla tua pelle
    gioco sublime sotto le stelle.
    Sento il medio entrare dentro di me, per niente delicato: un colpo secco, che mi toglie il respiro. Scende lungo il ventre, lasciandomi una scia di baci, fino ad arrivare alla mia femminilità; il mio clitoride freme, so cosa avrebbe fatto, e solo il pensiero mi fa contorcere dal piacere: mi bacia, mi succhia, gioca con la lingua sul mio clitoride.
    Inutile trattenere le grida di piacere.
    Arrenditi a me
    l'amore dov'e'?
    Si', dammi l'estasi, sono in orbita,
    kamasutra.
    Infila anche l'anulare, e comincia a fare avanti e indietro con le dita, frenetico, animale: proprio come piace a me.
    << Ahh... Zuko... >> Avrei dato qualsiasi cosa affinché mi liberasse le mani, così avrei potuto trattenerlo con la bocca tra le mie gambe.
    Si alza, i suoi bicipiti guizzano: li avevo visti crescere quei bicipiti, da quando era ragazzo fino ad ora; un uomo tra le mie gambe. Struscia il suo sesso sul mio, mi muovo con lui; poi infila la punta, e comincia la tortura: quella punta la fa entrare e uscire, sempre allo stesso punto, non si spinge mai oltre; e se provo ad andargli incontro con i miei fianchi, lui si muove di conseguenza.
    << Pietà, mio Firelord! Prendimi! Fammi tua, sii te stesso. Sii animale... >> Una supplica, senza orgoglio.
    Si', siamo in estasi, sexy cha-cha-cha
    kamasutra.
    Entra, con un colpo solo, secco e duro; lo sento arrivare nel mio profondo. Muove i fianchi: un ritmo violento, animale, che fa cigolare il letto, che mi fa urlare dal piacere. Mi alza una gamba, mantenendola dietro al ginocchio: lo sento enorme dentro di me, ma mi piace.
    Mi piace come l'onda che sta arrivando. << Ancora... Non fermarti... Sto per... AHH!! >> L'orgasmo: l'apice del piacere. I miei muscoli interni gli stringono il sesso, il suo sesso continua a pompare, con piccoli spasmi, sento caldo dentro di me, mi sento colare sulle gambe. Lui esce e posso vedere: il mio primo orgasmo, la mia verginità e il suo seme.
    << Sei completamente mia. >> Che sorriso soddisfatto, da diavolo.
    E' davvero il fiore del male.
     
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