|
|
|
K.<<è meraviglioso, qui!>>
A.<<sapevo che ti sarebbe piaciuto.>>
K.<<ormai mi conosci, amore mio.>>
Katara gli si avvicinò e lo abbracciò. Aang ne approfittò: le accarezzò il volto e la baciò dolcemente, poi cominciò ad accarezzarle la schiena. Mentalmente ripassava quello che Sokka e Zuko gli avevano detto.
S.<<conosco mia sorella e sono sicuro che prendendola con la dolcezza puoi fare quello che vuoi.>>
A.<<tu non dici nulla?>>
Z.<<se vi amate davvero verrà tutto naturale. Né io, né Sokka possiamo insegnarti nulla. Auguri e buona fortuna.>>
Per loro era facile: Sokka aveva trovato Suki, mentre Zuko aveva avuto tante altre esperienze prima con Mai e adesso con sua moglie, erano già al secondo figlio...
Poi decise: svuotò la mente e pensò solo a Katara.
Katara indossava i vestiti della nazione del fuoco, quindi le slacciò il corpetto, baciandole il collo.
K.<<cosa...>>
A.<<vorrei fare l'amore con te...>>
Ritornò a baciarla con dolcezza.
Katara non poté resistergli di più, così lo aiutò a liberarsi dei suoi vestiti.
Erano entrambi nudi e finalmente avevano raggiunto la camera da letto.
Le guance di Katara erano rosse di imbarazzo, così come quelle di Aang.
Lei gli accarezzò il viso e lui cominciò a comportarsi da "uomo": le accarezzò il collo, scendendo lungo il seno, sfiorandole i capezzoli eretti, scese al ventre e alle gambe. L'aiutò a stendersi sul letto, e ricominciò ad accarezzarla. Ma questa volta fu più deciso.
Zuko aveva ragione: gli veniva naturale.
A."Katara, sei così bella."
Le palpò un seno, titillando il capezzolo, nel frattempo la baciò, poi passò al collo, mandandola in estasi, provocandole gemiti su gemiti; mentre con una mano continuava a massaggiarle il seno, passò la bocca sull'altro, succhiando, mordendo, leccando e baciando.
La mano scese sul ventre, fino al pube; lei si contorceva ad ogni movimento, anche impercettibile, delle sue mani, spingeva i fianchi verso di lui, incoraggiandolo ad andare oltre. E lui lo fece: cominciò a massaggiarle il sesso, pronto per essere toccato e stuzzicato; lentamente stuzzicò il clitoride, aumentando lentamente il ritmo fino al punto in cui la ragazza lo implorò di fare altro, di darle tregua.
Allora lui la lasciò per posizionarsi tra le sue gambe e cominciare una carezza con la propria bocca: usò la lingua per stuzzicarla, le labbra per baciarla e suggerla dolcemente.
K.<<ti prego...>>
Il suo ventre si alzava e si abbassava, invitandolo ad entrare.
Lui si alzò, pronto per fondersi con lei, ma lei lo bloccò.
Lo fece stendere e si posizionò sopra di lui: una volta aveva spiato Sokka e Suki e aveva visto che lei faceva quello che stava per fare; ma quando spiò Zuko e Yuna vide tutt'altro, era Zuko a condurre il gioco. Lei voleva che il gioco venisse condotto da entrambi.
Si chinò sul sesso del suo ragazzo e cominciò a stuzzicarlo con la lingua, dando piccoli e brevi colpetti alla punta; poi aprì la bocca e lo inserì tutto, per cominciare a muoversi su e giù, dolcemente; appena sentì che il respiro del ragazzo era più affannoso accelerò il ritmo. Sentì il suo sesso più gonfio, capì che era al culmine e lo lasciò.
Cominciò a percorrere il suo corpo con brevi baci fino ad arrivare alla sua bocca: si divorarono.
Lui la spinse giù e si insinuò tra le sue gambe.
A.<<non posso resistere oltre.>>
Katara annuì e lui entrò.
Infilò la punta dolcemente, fino a che non entrò tutto; lei gemeva e spingeva i fianchi contro di lui, affinché entrasse sempre più. Appena fu tutto dentro, Aang si accertò che Katara stesse bene, poi cominciò a muoversi, avanti e indietro, dentro e fuori, dolcemente.
K.<<ti prego... Di più...>>
Questa era un'implorazione ad andare più forte, più veloce; e lui accettò: serrò il ritmo, ma poco prima di raggiungere l'apice, si sfilò.
A.<<mettiti sopra.>>
Così Katara "obbedì": si mise cavalcioni su di lui, strusciò sesso contro sesso, poi se lo mise dentro; appena fu tutto completamente dentro cominciò a muoversi, cavalcando il suo ragazzo e lui accettò piacevolmente di essere cavalcato.
A.<<katara... Non resisto più...>>
K.<<neanche io... Aang, insieme, veniamo insieme...>>
I respiri erano accelerati, anche troppo.
All'ultimo secondo Aang invertì le parti: senza uscire da lei, la spinse sul letto e continuò a ritmo serrato, quasi selvaggio, fino a quando non vennero entrambi gridando.
Erano stesi l'uno di fianco all'altra, i respiri affannati, cercando di riacquistare la padronanza dei loro corpi.
K.<<ti amo, Aang.>>
A.<<anche io Katara.>>
Da quel giorno, anche loro erano più uniti, proprio come i loro amici.
Spero sia piaciuta^^
|
|
.
.
# Avatar, la leggenda di Aang & Korra - The last Airbender || GdR/GdN, news e discussioni # 
Contacts