EoA - Avatar: Legend of Ruy [G]

Fantascienza, Avventura, Thriller, Dark

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  1. OmegaMega
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    Capitolo 2 - Amnesia
    Al risveglio era in un letto. In un infermeria probabilmente, visti altri letti simili al suo pieni di gente in condizioni poco invidiabili.
    Aveva un fortissimo mal di testa. Un dolore lancinante.
    Vedeva a tratti annebbiato, e in certi momenti ogni suono sembrava ovattato.
    C'era una sedia vicino a lui, e su quella sedia un uomo con lo stesso, calmo e snervante sorriso: il fantasma. Però, a differenza dell'ultima volta, non disse nulla, e scomparve, come diradandosi in una nebbia bianca.
    Appena notò che si era svegliato un infermiera corse sul posto per vedere se avesse bisogno d'aiuto.
    "Salve e ben svegliato. Tutto bene?"
    Si sentiva la bocca impastata. ma riuscì a mettere insieme una frase:
    "S-Si... sto bene. Apparte la testa, ma ci passerò su."
    "Come ti chiami."
    Restò paralizzato.
    Aveva gli occhi sgranati e si rese conto di un bizzarro quanto inquietante dettaglio:
    Non lo sapeva.
    Non sapeva nulla.
    Come si chiamasse
    La sua età (anche se dal corpo poteva intuire che girasse attorno ai diciannove anni)
    Qualunque informazione inerente alla sua vita gli sfuggiva.
    L'unico ricordo che avesse era il maledetto sorriso di quel fantasma e una sua frase.
    "Le mie congratulazioni! Questo è la prima fase della tua redenzioni,...."
    C'era anche un altra parte ma non riusciva a ricordarla.
    Poi improvvisamente si rese conto che l'infermiera era ancora lì vicino dubbiosa e pensò bene di risponderle:
    "Non me lo ricordo."
    "Ci credo, quando ti abbiamo ritrovato la tua testa sanguinava un bel po'. Sarà meglio che ti riposi il più possibile."

    I giorni trascorrevano lenti, nella noia più totale.
    Niente da fare, non gli era consentito alzarsi, non poteva camminare, l'unica interiezione umana che poteva avere era il breve dialogo con l'infermera che veniva da lui per assicurarsi delle sue condizioni o portarli il pasto.
    E poi c'era il fantasma, che ad ogni risveglio lo guardava con lo stesso sorriso.
    Iniziava ad odiare quel sorriso.
    Iniziava a parergli inadeguato e odioso.
    Ma ormai era certo che fosse prossimo ad impazzire.
    Poi un giorno il fantasma aprì finalmente bocca:
    "Tu non ricordi niente, vero?"
    "Ricordo soltanto una tua frase."
    "Tanto per cominciare dovresti ricordare il tuo nome"
    "Tu sai qual'è, vero?"
    "Ovviamente"
    "E non me lo dirai.
    "Dipende."
    "Da cosa?"
    "Da come procede la tua redenzione."
    E scomparve. Lasciando altri interrogativi nella sua mente.

    Quando la convalescenza terminò, gli venne permesso di andare in giro per la città, visto che ormai era guarito a tutti gli effetti.
    Venne a sapere diverse cose.
    Che la guerra, che non ricordava fosse in corso, aveva distrutto la vita di milioni di persone ed era stata causata da Rein.
    Che l'Avatar era impazzito e scomparso e ora tutto l'impero era alla sua ricerca, o a quella dell'avatar successivo.
    Che quella città era in forte crisi, visto che non aveva fornitori per le materie prime.
    Si chiese che razza di tiranno potesse essere tanto crudele da condannare così la vita di così tante persone.
    Camminando in preda dei suoi pensieri non si rese conto di quanto avesse camminato, e non aveva idea di dove fosse.
    Il quartiere sembrava parecchio malfamato e, quasi a conferma dei suoi pensieri, assistette ad una rapina.
    Davanti a lui c'erano un dominatore con dominatore con la mano incandescente e un pistola nell'altra mano che minacciava un ragazzo gracile e magro.
    Mentre il ragazzo gli porgeva teso il portafoglio, lui disse, con tanta innocenza da apparire un bambino: "Quelli non sono tuoi."
    Il rapinatore si girò innervosito: "Come?"
    "Quei soldi sono di quel ragazzo, non tuoi.
    Ridaglieli."
    "Bhe, adesso sono miei, e mi sembra che questo ragazzo sia d'accordo." mentre questo annuiva terrorizzato.
    "Ah me non sembra d'accordo."
    Il ladro cominciava a sembrare innervosito e sbraitò: "Adesso questi soldi sono miei, chiaro? E tu non potrai fermarmi."
    Detto questo gli puntò la pistola contro, dandò al ragazzo l'occasione di scappare, e sparò il colpo.
    Colpo che schivò e, successivamente si scagliò contro al rapinatore con la mano avvolta in delle saette.
    Al solo contatto il rapinatore fini frittò, facendo scivolare a terra pistola e portafoglio.
    Portafoglio che venne prontamente afferrato e restituito al proprietario che non mancò di sommergerlo di ringraziamenti.
    "Se non fosse stato per te non mi sarebbe rimasto nulla, o ancora peggiò sarei morto."
    Ma erano parole a vuoto. Solo adesso si era reso conto di aver fulminato quel rapinatore, scoprendo in quel momento di essere un dominatore.
    E anche abbastanza potente a quanto sembrava.
    E una sola parola in mente: Giustizia.
    Era pronto ad eliminare il clima di oppressione di Rein, e se facendolo sarebbe morto, l'avrebbe fatto per una buona causa.
    Poi riprese ad ascoltare il ragazzo.
    "Scusi, lei come si chiama. Vorrei almeno conoscere il nome di chi mi ha salvato."
    "Io... non me lo ricordo."
    Il ragazzo, seppur un po' deluso, se ne andò via.
    Improvvisamente sentì una mano sulla sua spalla, e voltandosi vide il fantasma, col solito sorriso strafottente in viso.
    "Bene, vedo che la tua redenzione continua, Ruy..."
     
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1 replies since 4/1/2013, 01:05   105 views
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