Episodio 14: "Light in the dark"

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  1. Silian
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    Shayn, Chapeau. Mi mancava un po' di sana critica *OT chiuso*
     
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  2. Shayn
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    Accipicchia! Addirittura aver tolto il cappello a te, sono imbarazzata e onoratissima Lady of Fire.
    Fine OT sul serio.
     
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  3. Picchioviola
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    Ok, so che l'ultimo messaggio in questo post è di due mesi fa, ma fa nulla. Questo episodio, come una buona parte di Spiriti, non mi è piaciuto particolarmente. Infatti, si sono raggiunti livelli tali di esagerazioni da sfociare nel nonsense: capisco la componente spirituale, la connessione col mondo e tutte quelle cose lì, ma Korra gigante blu?! Davvero? Noto anche con piacere che molti hanno storto il naso alla godzillità (termine tecnico) della battaglia nella baia, che è stata molto meno che entusiasmante. Raggi atomici dal petto? Ma stiamo scherzando? Ci mancava solo il volo utilizzando l'energia malvagia come propulsore e avremmo ottenuto un buon vecchio kaiju degli anni '30.
    Anche nell'episodio precedente si sono sfiorati livelli di esagerazione immensi, anche se magari erano pure perdonabili, specie ricordando la lotta tra Aang e Ozai, che, diciamocelo, era più o meno a quei livelli, con la differenza che la seconda era ben contestualizzata (la Cometa, lo Stato dell'Avatar in tutta la sua potenza ecc...), questa invece aveva come scusante un "Avatar oscuro".
    Per quanto sia affascinante lo sfondo mitico e mitologico del primo Avatar, secondo me sarebbe dovuto rimanere, per l'appunto, un avvenimento leggendario e sfocato: difatti, quando si crea una cosmogonia così forte, si incorre spesso nel rischio di far perdere di credibilità a tutto, specie poi quando si inseriscono tematiche così fortementi high fantasy come la dicotomia luce-ombra (bambinesca e fuori luogo, visto che il contesto della serie è sempre riuscito ad evitarla). Tuttavia, è apprezzabile il fatto che Raava e Vaatu non siano stati ritratti come demoni multicoda di Naruto.
    A me, Avatar è sempre piaciuto perché "moderato" rispetto ai soliti cartoni animati. Infatti, si è sempre concentrato molto sui personaggi e sull'ambientazione, rendendo un contesto palesemente fantasy totalmente credibile ed immersivo. Quando si inizia a trattare argomenti così "apocalittici", è normale prendere un po' le distanze dalla trama, esserne meno coinvolti (almeno, questo è quello che è successo a me).
    D'altra parte, la mia passione per il dramma e la tragicità (e anche il mio lieve sadismo narrativo) mi ha fatto molto piacere la disconnessione dagli Avatar passati, elemento interessantissimo che spero non venga mai ripristinato del tutto (magare qualche sporadica connessione sì, ma non una riconnessione completa), onde evitare di sortire gli stessi effetti delle maledette resuscitazioni tipiche di molti anime e romanzi di bassa lega.
    L'Albero del Tempo è un elemento spuntato magicamente dal nulla, grazie alla magica sapienza di Tenzin, concessagli dall'antico potere divino della funzionalità alla trama. Se molti accusano la Tartaruga Leone di Aang di essere un deus ex machina, si devono ricredere dinanzi all'apparizione di Jinora, che ha ritrovato la luce di Raava grazie a... alla sua connessione con gli spiriti? Francamente, non vedo alcuna motivazione per il suo teletrasporto spirituale nella baia, né penso che vi daranno mai una spiegazione.
    Nonostante tutto, mi sono molto affezionato a Korra, decisamente più fragile di Aang, nonostante appaia tutto il contrario. La sua decisione di lasciare i portali aperti dà molti spunti narrativi, e spero che tutto ciò venga meglio sviluppato nel prossimo Libro, che imploro essere all'altezza di Aria, che mi è piaciuto molto proprio per la sua innovatività (l'Avatar che ha a che fare con politica, intrighi e società e combatte contro una sorta di Hirohito Tse-tung mascherato ma anche contro un arrampicatore sociale corrotto? GRANDIOSO!).
    Ancora, c'è da dire che nel Libro II non è tutto così debole narrativamente; infatti, mi è molto piaciuta la figura di Varrick, oltre perché divertente, ma anche perché è stato un pretesto per trattare dello strapotere dell'industria e della facilità di manipolazione delle masse attraverso i mezzi di comunicazione moderni, come il cinematografo. Stupenda anche la sottotrama familiare di Tenzin, che io ho trovato non solo accattivante, ma anche molto elaborata sul piano psicologico, mostrando tutta un'altra prospettiva nel vedere Aang (che pessimo padre sei stato, vecchio mio) e la relazione tra fratelli, anche attraverso più generazioni (i figli di Aang e i figli di Tenzin). Sebbene la parte di spionaggio industriale fosse interessante, continuo a pensare che abbiano dato a Mako (Vaatu lo prenda!) molto più spazio di quanto meritasse, forse in un tentativo di farlo piacere di più ai fan, che a quanto pare lo detestano, e a ragione. Sono anche contentissimo che abbia rotto con Korra, poiché quello è stato l'unico punto che davvero non ho gradito del Primo Libro, essendo tutto sommatto molto banale e scontato.
    Perdonate il papiro, non so proprio contenermi...
     
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  4. Silian
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    Non ti scusare, bella analisi u.u
    Ho rivisto l'episodio con mia sorella pochi giorni fa: posto tutto ciò che dicevi, mi ha dato fastidio in particolare l'incongruenza della soluzione finale. Se si può affrontare l'Avatar anche solo meditando e "dominando" l'energia all'interno di sé stessi, quanto ci vuole prima che un comune passante decida di suonarle al "garante dell'equilibrio" di turno?

    Inoltre il saltare fuori della Tartaleone in Aang mi è sembrato più organico rispetto a questo finale, già si era visto l'animale raffigurato in un libro nella biblioteca di Wan-Shi-Tong (quindi probabilmente ci avevano già pensato in precedenza) e già l'atmosfera era più fiabesca ed aperta all'ignoto rispetto a Korra: proprio per questo questa escalation spirituale conclusiva mi suona come un pugno in un occhio.
     
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    Non ti scusare, bella analisi u.u
    Ho rivisto l'episodio con mia sorella pochi giorni fa: posto tutto ciò che dicevi, mi ha dato fastidio in particolare l'incongruenza della soluzione finale. Se si può affrontare l'Avatar anche solo meditando e "dominando" l'energia all'interno di sé stessi, quanto ci vuole prima che un comune passante decida di suonarle al "garante dell'equilibrio" di turno?

    Inoltre il saltare fuori della Tartaleone in Aang mi è sembrato più organico rispetto a questo finale, già si era visto l'animale raffigurato in un libro nella biblioteca di Wan-Shi-Tong (quindi probabilmente ci avevano già pensato in precedenza) e già l'atmosfera era più fiabesca ed aperta all'ignoto rispetto a Korra: proprio per questo questa escalation spirituale conclusiva mi suona come un pugno in un occhio.

    Sono d'accordo sul fatto che l'albero del tempo sia sbucato un po fuori dal nulla per permettere a Korra di vedersela con il Dark Avatar. :rolleyes:

    E' una cosa che mi è capitato dei vedere in diverse serie:gli sceneggiatori mettono i protagonisti sempre più nei casini senza pensare che prima della fine dovranno anche tirarceli fuori a meno in questo caso di non cambiare il titolo della serie in The leggend of Vatu. :D

    Comunque sono abbastanza sicuro che l'albero funzioni in base al potere spirituale di chi l'utilizza,Korra ha assunto quella forma solo perchè ha un potere spirituale immenso anche senza Raava ed è per quel potere che è stata scelta per essere il nuovo Avatar.
    con un passante qualunque non avrebbe lo stesso effetto.


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    Se molti accusano la Tartaruga Leone di Aang di essere un deus ex machina, si devono ricredere dinanzi all'apparizione di Jinora, che ha ritrovato la luce di Raava grazie a... alla sua connessione con gli spiriti? Francamente, non vedo alcuna motivazione per il suo teletrasporto spirituale nella baia, né penso che vi daranno mai una spiegazione.

    Posso dirti che nel terzo libro una sorta di spiegazione a posteriori sul "teletrasporto di Jinora " c'è quindi almeno il problema se lo sono posto :D
     
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  6. Picchioviola
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    Posso dirti che nel terzo libro una sorta di spiegazione a posteriori sul "teletrasporto di Jinora " c'è quindi almeno il problema se lo sono posto

    Lo spero proprio, anche se effettivamente temo una possibile spiegazione; potrebbe risultare peggiore del non darla proprio, almeno in quel caso lascerebbero lo spettatore con l'immaginazione libera a proposito. In ogni caso, vediamo e speriamo bene.
    Ma poi, mi ero dimenticato di dire quanto fa schifo Unalaq come cattivo! Santo cielo, è terribilmente banale! Un capo politico traditore che si mostra affabile e gentile per poi scoprirsi malvagio con un grande scopo nella vita: la conquista del potere. È un personaggio senza background, senza motivazioni, gli piace solo il potere e per questo è disposto senza fiatare a distruggere il mondo. Ah... ok. Persino Ozai, che era malato di potere, aveva un suo perché nell'educazione indottrinante della Nazione del Fuoco e nelle credenze di "superiorità etnica" dei suoi antenati, che si è visto insegnavano anche nelle scuole. Decisamente il peggior cattivo di Avatar, specie se paragonato ai subito precedenti Amon, che aveva molti motivi (totalmente psicopatici) per odiare il Dominio, e Tarrlok, che ha terminato il Primo Libro con un'azione così inaspettata e drammatica da risultare grandiosa.
    Ultima curiosità: ma se la conoscenza delle imprese dell'Avatar Wan era state perdute dopo diecimila anni e Korra le recupera per la prima volta, Unalaq deve aver saputo tutto in un altro modo. Forse, con una qualche meditazione era riuscito ad entrare nel mondo degli spiriti e ha trovato passeggiando per caso il vecchio Vaatu, oppure magari ha la pazienza (o la fortuna, come spesso capita) di trovare qualcosa a riguardo nella Biblioteca di Wan Shi Tong. Qualcuno sa nulla a riguardo?
     
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  7. Silian
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    Qualcuno sa nulla a riguardo?

    Veramente no. A rigor di logica è come dici tu, Unalaq ha aperto il Portale Nord con l'aiuto di Desna ed Eska ed ha incontrato Mr.Simpatia nell'albero, che gli ha spiegato come fare.
     
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  8. Picchioviola
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    Intendo, prima ancora che aprisse i portali, la serie lascia intendere che volesse aprirli proprio per entrare in contatto con Vaatu e liberarlo al momento giusto. Dato che è successo tempo prima che Korra riscoprisse la storia dell'Avatar Wan, mi chiedevo come facesse lui a saperlo di già; al che, ho pensato ad un viaggio nel mondo degli spiriti senza forma corporea, tramite meditazione, con magari qualche visita a Wan Shi Tong, che gli sembra essere piuttosto amico...
     
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    CITAZIONE (Picchioviola @ 28/6/2014, 09:02) 
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    Posso dirti che nel terzo libro una sorta di spiegazione a posteriori sul "teletrasporto di Jinora " c'è quindi almeno il problema se lo sono posto

    Lo spero proprio, anche se effettivamente temo una possibile spiegazione; potrebbe risultare peggiore del non darla proprio, almeno in quel caso lascerebbero lo spettatore con l'immaginazione libera a proposito. In ogni caso, vediamo e speriamo bene.
    Ma poi, mi ero dimenticato di dire quanto fa schifo Unalaq come cattivo! Santo cielo, è terribilmente banale! Un capo politico traditore che si mostra affabile e gentile per poi scoprirsi malvagio con un grande scopo nella vita: la conquista del potere. È un personaggio senza background, senza motivazioni, gli piace solo il potere e per questo è disposto senza fiatare a distruggere il mondo. Ah... ok. Persino Ozai, che era malato di potere, aveva un suo perché nell'educazione indottrinante della Nazione del Fuoco e nelle credenze di "superiorità etnica" dei suoi antenati, che si è visto insegnavano anche nelle scuole. Decisamente il peggior cattivo di Avatar, specie se paragonato ai subito precedenti Amon, che aveva molti motivi (totalmente psicopatici) per odiare il Dominio, e Tarrlok, che ha terminato il Primo Libro con un'azione così inaspettata e drammatica da risultare grandiosa.
    Ultima curiosità: ma se la conoscenza delle imprese dell'Avatar Wan era state perdute dopo diecimila anni e Korra le recupera per la prima volta, Unalaq deve aver saputo tutto in un altro modo. Forse, con una qualche meditazione era riuscito ad entrare nel mondo degli spiriti e ha trovato passeggiando per caso il vecchio Vaatu, oppure magari ha la pazienza (o la fortuna, come spesso capita) di trovare qualcosa a riguardo nella Biblioteca di Wan Shi Tong. Qualcuno sa nulla a riguardo?

    E' un po più complesso di così:Unalaq era un capo spirituale che viveva in un mondo che stava perdendo sempre più la propria spiritualità dove anche i momenti sacri erano diventati sagre di paese. ;)
    Andando in giro per il mondo degli spiriti (per farlo senza corpo non servono i portali) incontra Vatu che lo convince che la colpa di tutto è l'Era dell'Avatar e la chiusura dei portali e gli pone la prospettiva di una nuova era,un mondo nuovo,coi portali aperti e lui come nuovo Avatar alla guida di tutto.
    Da qui in poi Vatu se lo rigira come vuole e ne fa praticamente la sua marionetta e alla fine nel Dark Avatar di lui era rimasto ben poco...

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    Intendo, prima ancora che aprisse i portali, la serie lascia intendere che volesse aprirli proprio per entrare in contatto con Vaatu e liberarlo al momento giusto. Dato che è successo tempo prima che Korra riscoprisse la storia dell'Avatar Wan, mi chiedevo come facesse lui a saperlo di già; al che, ho pensato ad un viaggio nel mondo degli spiriti senza forma corporea, tramite meditazione, con magari qualche visita a Wan Shi Tong, che gli sembra essere piuttosto amico...

    Essendo un esperto in campo di spiritualità Unalaq deve aver girato parecchio per il mondo degli spiriti,quindi il suo incontro con Vatu era destinato ad avvenire prima o poi.

    Magari ha letto di lui dall'amico Gufo ed è andato a cercarlo ,o magari voleva semplicemente vedere l'Albero del Tempo. (sembra essere un luogo abbastanza famoso per chi si interessa di spiritualità).

    Alla fine non è poi così importante ai fini della storia come si siano incontrati,quanto il fatto che si siano incontrati ;)

    Edited by M.I.B.86 - 28/6/2014, 13:44
     
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23 replies since 24/11/2013, 21:00   692 views
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