*Buio in sala, si apre il sipario: siamo in un soggiorno ampio e con grandi finestre; ci sono sue divani, un tappeto, una grossa libreria, una TV ed una scrivania munita di PC acceso. C’è un ragazzo sul divano, vestito con un gonnellino di foglie; un altro che sfoglia una margherita, accovacciato sul tappeto davanti al primo, una ragazza appollaiata in cima alla libreria ed un’altra sul secondo divano, che affila le sue armi. E davanti al PC la nostra protagonista…*
Sil fissa con disappunto il thread del Bending News. “Mancano le interviste…” sospira aggrottando le sopracciglia, e prende a tamburellare con le unghie sulla scrivania. “Ragazzi…non è che qualcuno ha voglia di farsi un secondo giro di domande?” Chiede, sporgendosi all’indietro sulla sedia girevole. La spalliera imbottita cede cigolando sotto il peso della schiena sbilanciata; la studentessa in crisi lancia un’occhiata vacua al panorama desolante che si prospetta nel salotto. “Falla a lui, l’intervista. E’appena arrivato, non gli ha mai chiesto niente nessuno” risponde con tono annoiato Elanor, continuando ad affilare con la pietra apposita le lame dei suoi stiletti. “Beh, quando hai ragione…Kafu?” domanda con tono speranzoso, cercando con lo sguardo la sagoma del ragazzo sprofondato nel divano. Ha la gatta di Sil sulle ginocchia (Morgana, che fa le fusa a tutto spiano) e sta masticando con buona lena manciate intere di pop corn a tiro continuo. “Kafu…mi stai ascoltando?””Fi? Cofa…Oh…oh, fcufa Fil, mi fono difpratto, non pi fpavo afcolpando, che hai deppo?” biascica sputacchiando cibo dappertutto ”Kafu, l’intervista…” esala Sil, con gli occhi al cielo. “La che? Fi mangia?””No, brutto zuccone! Ti fanno delle domande e tu devi rispondere” schiocca Elanor seccata, sollevando solo per un secondo gli occhi dalle lame. Ma che le prende oggi? Ha un diavolo per capello, di solito non è mai così sgarbata! “Fil…per favore, posso finire a vedere Naruto…?” chiede lui facendo gli occhi dolci. Sil sbuffa. “Come vuoi, ma basta che dopo lo fai. Io intanto ripasso le ultime pagine di appunti…” e tasta la pila di fogli accatastati sulla scrivania, frugando senza trovare quello che sta cercando.
Un senso di crescente nervosismo si impadronisce della ragazza, che sta per lanciare tutto in aria. “Ma dove cavolo stan…” qualcosa di leggero ed appuntito le si conficca nel cuoio capelluto: lei salta come punta da una vespa ed afferra quello che ha tutta l’aria di essere un aeroplanino di carta, tutto stropicciato per la sua presa assassina. Le sorge un dubbio…spiega la palla informe di carta per trovarsi davanti al naso proprio la pagina che stava cercando…ed una risata sguaiata nelle orecchie. Esasperata, lancia un’occhiata incendiaria alla Nomade appollaiata in cima alla libreria, che nel frattempo sta pilotando una piccola flotta di alianti di carta per il soggiorno. “Divertente, Dés…sei una favola…” ringhia mentre saltella in giro per raccattare i suoi appunti. “Visto che ti senti tanto spiritosa, perché non ti fai intervistare tu?””Scordatelo” sibila quella, con gli occhi ridotti a due fessure. “Mi hai lasciata appesa come un’aringa in quella rete, in mezzo al mare, circondata da un branco di pescivendoli puzzolenti. Finché non mi togli di lì niente intervista!” bercia dondolando le gambe penzoloni. “Non guardare me, vai a lamentarti con Ruh: glie lo avevo proposto, ma quello è andato ad aiutare lei” indica Elanor “a cercare la medicina per tua sorella. Ma mai che a voi importi qualcosa di quanto io mi faccia in quattro…” parole al vento, tanto manco la ascolta….
E’ufficiale, Sil è sull’orlo di una crisi di nervi. Si sforza di non prenderla a calci nel sedere, e mentre torna alla scrivania per poco non inciampa in Antk, accovacciato sul tappeto. “Ma si può sapere dove cavolo ti metti a sedere?!” sbotta lei, ma si interrompe subito: il ragazzo ha alzato lo sguardo. E’ una vista agghiacciante…barba mal fatta, un paio di occhiaie da fare invidia a zio Fester ed uno stelo quasi privo di petali tra le dita di una mano. La fissa come inebetito, con la mascella leggermente penzoloni. “Antk…tutto a posto…?” “S-si…” borbotta quello, per poi ricominciare a sussurrare “Mi ama…non mi ama, mi ama…non…mi…ama…”. Gli ultimi petali cadono silenziosi a terra, e lui resta a fissare il vuoto con sguardo vitreo. Manco si è accorto che Kafu, parlando, gli ha riempito i capelli di pop corn semi masticati. “Non è che tu stia facendo un granché, come lavoro…” la rimbecca acida Elanor, senza degnarla di uno sguardo. Sil la fissa esterrefatta. “Si può sapere che ti prende oggi? Sei insopportabile oggi!!” “TU sei insopportabile! Chi ti credi di essere, per decidere cosa faccio e come? Ti ho visto, sai, tutto quel tempo in chat! Esigo delle spiegazioni…CHI. E’. MUSHU!” Abbaia pestando i piedi. Gli stiletti sono caduti a terra con un brutto rumore di ferraglia.
Ora capisce tutto…”Lennie, vedi di darti una calmata” la rimprovera Sil, cercando di mantenere la calma e nel contempo di trovare una buona scusa per evitare di trovarsi uno stiletto conficcato in mezzo agli occhi. “Non posso dirti nulla ancora…lo sai, è metagame…dopo non vale, mi bloccano la ruolata, sai come è pignolo Master…” cerca di difendersi, anche se Elanor sta già cercando l’arco, furibonda. "Cioé, spiegami bene...SI PUO' SAPERE PERCHE' DOVREI FARMI RAPIRE DA UN PG CON UN NOME COSI' RIDICOLO?!?!" "Maddai, non è vero, e poi non vuol dire niente, è un tipo simpatico e gentile..."“NON MI INTERESSA! ED E' PURE A LIVELLO DIECI...assurdo...e guarda quello là, come l’hai ridotto! E’ peggio di uno straccio…dovevi proprio farla, quella storiella con Shibao?! Mi fa pena!” esclama, indicando quel relitto umano sul tappeto. Al sentire quelle parole, Antk sembra scuotersi: gli occhi ambrati gli si colmano di lacrime, e scoppia in singhiozzi aggrappandosi ad una gamba di Kafu, che non stacca gli occhi dalla TV. Tra i singhiozzi ed i balbettamenti si riesce a sentire qualche frammento della parola “Is”, oppure “Ri”, non si capisce niente. “Su, su, non piangere…” lo consola Dés con tono mellifluo, dandogli qualche pacca sulle spalle. E’saltata giù con leggerezza dallo scaffale ed ora si è accovacciata affianco al ragazzo, veloce come un gatto. Deve esserci qualcosa sotto... “Se fai il bravo, ti racconto una cosa che nessuno sa…o meglio, quasi nessuno…riguardo Iris…”. Antk sembrava di nuovo perso nel vuoto, ma al sentire il suono di quel nome convoglia tutta la sua attenzione verso la nomade. La fissa con occhi cerchiati ed iniettati di sangue “…?”. Un dubbio atroce attanaglia Sil, ma prima che faccia in tempo a zittire la nomade, quella ormai ha vuotato il sacco...
“Sono. Io. Tua Cognata. MWAHAHAHAHA!!!!” “NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHH!!!!!!!!!”
"O almeno, lo sarei diventato, se quella là non si fosse divertita a giocre con il tuo cuoricino afflitto..." sghignazza, e poi salta sullo scaffale per mettersi al riparo. Antk alza la testa e fissa Sil con aria omicida. Nuvole di scintille azzurre si disperdono guizzando nell'aria...
Sono rovinata….
*si chiude il sipario*
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