# Avatar, la leggenda di Aang & Korra - The last Airbender || GdR/GdN, news e discussioni #

Votes taken by TimurLenk

  1. .
    Beh, io direi che omaggerei la dolce Dani con una barzelletta natalizia. Probabilmente a qualcuno di voi è già nota, ma attenzione, tutto può cambiare.



    C'era una volta un Babbo Natale. Nel senso che si chiamava Natale e di qualcuno sarà pur stato il babbo, ma a nessuno importa. O forse a qualcuno effettivamente importa, e probabilmente è anche fondamentale ai fini di questa storia, ma evidentemente sono un sadico, e non vi dico nulla.

    Buahahah.

    Ecco, c'era questo babbo Natale, babbo nel senso che era papà, non che fosse un babbo nel senso di babbo, diciamo.
    Ma se continuiamo a soffermarci sui particolari lessicali, con questo fare puntiglioso e saccente che neanche Abi (<3), non arriviamo da nessuna parte.
    Un po' come il babbo Natale della storia, che effettivamente non arrivò da nessuna parte nella sua vita. Non che avesse mete particolari, o un lavoro che lo costringesse a viaggiare per il mondo. Possiamo dire che era un babbo Natale disoccupato.

    Ora, sarebbe necessario sottolineare che nell'epoca e nell'universo nel quale si svolge la nostra storia il Natale come lo conosciamo tutti non esistesse, ma non lo faccio e vi lascio confusi e disorientati sulla conclusione di questa storia.

    Un giorno però, il signor Natale, che come ricordiamo era anche un babbo, capì quanto la sua vita fosse vuota e priva di significato.
    Ed ecco perchè si cucinò una bella cenetta a base di tre caprioli, un'anatra arrosto, due pizze famiglia con doppio formaggio, una confezione x25 gelati senza colesterolo e una coca cola. Light.

    A quel punto la sua vita non era certo più vuota. Però ancora priva di significato. Era come se mancasse qualcosa, capite? Come se ci fosse qualcosa del quale si era scordato, qualcosa che ora appariva sfuocato e pallido alla sua mente.
    C'era bisogno di divertimento, c'era bisogno di party, c'era bisogno di un martini. Perchè no martini no party.

    Ma il nostro babbo Natale non aveva idea di come si facesse un party, la sua vita sociale era pari alla radice di 2. Che è 0.
    Forse qualcuno vorrà puntualizzare che la radice di due non è 0, ma all'autore non importa nulla. E neanche al babbo Natale, che di matematica se ne intendeva molto poco.
    Non aveva nemmeno i soldi per un martini, essendo piuttosto povero.
    E quindi no party.
    Ma lui non si diede per vinto: radunò le sue amiche del cuore, che erano tre pigne chiamate Nina, Pinta e Sandro (ho già detto quanto fosse popolare nella sua città) e un albero di Pino.

    Nel senso che andò nel giardino di Pino e gli rubò un albero.
    Invitò anche il re e la regina del regno ma per un motivo ben preciso, che non svelerò e che magari è il fulcro di tutta la storia, e Babbo Natale non c'entra nulla, e avete letto tutta questa manata di roba inutilmente, visto che avrei potuto riassumere il tutto in praticamente una frase. E INVECE NO, MERRY CHRISTMAS, EVERYBODY.
    Soprattutto tu, Dani.
    Il Babbo Natale inventò il Natale. Nel senso che riscoprì se stesso, ma inventò anche la festività e tutto. Ora la sua vita aveva il senso, e anche il nome di dubbio gusto che gli affibbiarono i genitori.
    L'appellativo "babbo" continuò a non avere uno scopo, invece, but nobody cares e sono tutti felici perchè a Natale puoi fare quello che non puoi fare mai. Tipo inventare una festività.
    Ed il nostro babbo Natale si guardò intorno, felice e soddisfatto.

    E THE END.
    Fine del tè.
    Ma anche fine della storia.

    D'accordo. Qualcuno magari si starà ancora chiedendo perchè il nostro babbo invitò anche il re e la regina del regno, come se non fosse abbastanza ovvio.


    Suvvia. Che Natale sarebbe senza regali?
  2. .
    Di' la verità Ruf. In realtà io sono il tuo regalo al forum per questo compleanno!
  3. .
    Buongiorno, o buonasera, a seconda del momento in cui stiate leggendo questo messaggio.

    Inanzitutto scrivo tutto ciò per accertarmi che le idee prodotte fino ad ora abbiano un minimo di coerenza con l'ambientazione della serie, e soprattutto con quella dell'attuale GDR.

    Ecco. Il pg che intendo creare è un Nomade dell'aria.
    Essendo tale, deve essere di conseguenza dominatore.
    Ed in quanto dominatore, gli unici posti dove poter affinare la propria tecnica sono i templi del Nord e del Sud, essendo maschio.
    E fin qui, tutto a posto.
    Il problema deriva principalmente dal fatto che è completamente folle e con una certa influenza verso la crudeltà. Forse. E quindi in un modo o nell'altro, secondo motivi che approfondirò ulteriormente, ad un certo punto è stato esiliato e costretto a lasciare il tempio.
    Non che ciò abbia particolarmente intaccato il suo giocondo e preoccupante umore.

    A questo punto mi chiedevo se fosse verosimile una situazione del genere. Cosa accade quando vieni bandito da un tempio dell'aria? Qual è il comportamento degli altri personaggi nei tuoi confronti, in particolare altri dominatori dell'aria?

    Per ovvi motivi, il mio pg non avrà a disposizione nè aliante nè bisonte, ma per quanto riguarda l'aspetto fisico, non dovendo più sottostare al tenore di vita dei monaci immagino conserverà i tatuaggi, ma potrà lasciar crescere i capelli.

    Vero anche questo?
    (So che non avete molta simpatia per i Nomadi che rifiutano la rasatura, ma lo ammetto, sono di parte. E' che un dominatore dell'aria suona molto più fico con i capelli al vento)

    Per quanto riguarda l'abbigliamento dovrà indossare abiti del colore dei nomadi o di quello della regione in cui abita attualmente? Ma soprattutto, dopo l'esilio il suo status rimarrà monaco o popolo?

    A tutto ciò vorrei chiedere un'altra cosuccia: Qual è la differenza principale tra il tempio del Nord e quello del Sud, nell'attuale ambientazione +16, politicamente, burocraticamente, artisticamente, concettualdicelaverità?

    Poooooooi (ne avrete ancora per un po' non temete) essere folle, sadico ma non aggressivo a quale allineamento può essere ricondotto? Supponevo Caotico neutrale, ma suona un pochetto banaluccio, visto che non è proprio uno spirito libero, ma un pazzo che sottostà alle leggi di un mondo creato per l'occasione da una mente distorta.

    E sì. Ruolare con un personaggio del genere è da suicidio. Ma anche estremamente divertente.

    Essendo un personaggio più dedito alla fuga che al combattimento, prelidigo la classe fuorilegge. Ma questo significa che il mio personaggio verrà continuamente inseguito da cacciatori di taglie, poliziotti e qualsivoglia genere di amministratori della giustizia, o la classe ha un'influenza minima sul gameplay vero e proprio?

    E poi... :wacko: Ok. Credo di avere chiesto tutto.

    Anzi no, ma sarà qualcosa che domanderò successivamente. Forse.

    P.S. Essere folli è considerabile come "difetto" nella scheda?
  4. .
    CITAZIONE (Sensible_Girl @ 24/2/2013, 19:53) 
    Per altre ragioni non conosco molte barzellette ^_^ .

    COSA?????

    Qua bisogna rimediare immediatamente.

    Sai perchè gli squali non vincono nessuna gara?

    PERCHE' VENGONO CONTINUAMENTE SQUALIFICATI! :woot:

    PUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAH

    Benvenuta!
  5. .
    CITAZIONE (OlîverLüna @ 23/2/2013, 16:32) 
    In ogni caso benvenuto tra noi, indeciso di un TimurLenk! :P

    In realtà ho deciso di unirmi ai Nomadi dell'Aria! :appa:
  6. .
    E dire che io ho persino cambiato Avatar apposta per voi, eh!

    CITAZIONE (Hachiky"myfairytales @ 22/2/2013, 22:59) 
    Benvenutissimo! Sai che il tuo saggio sui castori ha dato una svolta alla mia vita? Per ricambiare mi unisco anch'io alla gara di barzellette:

    Una mucca entra in un caffé. SPLASH.

    Un uomo vestito da clown entra in un caffè e.....



    ORDINA UNA BIRRA!

    PUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
    L'hai capita? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

    Fa ridere perchè l'uomo è vestito da clown.
  7. .
    CITAZIONE (Aikitho @ 22/2/2013, 20:25) 
    Benvenuto Timur!!! Wow, sei molto, molto, molto, moooolto loquace, dobbiamo incontrarci: faremmo una persona normale...
    Comunque da quel che ho letto (ammetto di non aver letto tutto tutto...) ho capito che le materie scientifiche non sono ciò che vivi e respiri (ma spero di sbagliarmi...) altrimenti avresti potuto ridere a crepapelle a battute del tipo:
    Prof di chimica: "Ragazzi sapete qual è la formula del monossido di azoto?"
    Studenti: "NO"

    Ho fatto una battuta sulla chimica, ma a quanto pare non c'è stata nessuna reazione...



    CITAZIONE
    Questo è un Nomade. Nemmeno dodici ore ed ha già tentato di stordirci a chiacchiere

    Quindi io per la mia grande loquacità non sarei un nomade?

    In realtà come il 90% dei maturandi che escono da un classico, punterò anche io verso una materia scientifica all'università, per evidente affinità e coerenza con la bellissima scuola dalla quale esco, dunque No Problem.

    "HE HE HE Che gas divertente! HE HE HE!"


    E... Nonno Happa, d'accordo. E che l'Aria sia.

  8. .
    Ci sono flotte di giapponesi che fanno la fila solo per fotografarla dal traghetto.

    Mah.

    Ma la cosa peggiore è che il lago di Como se lo ricordano per George, ma non per STAR WARS!
  9. .
    In realtà è quella l'idea di fondo. Solo che come ho detto a Ruf, non ho la minima idea di quale elemento scegliere.
  10. .
    CITAZIONE (ranmachan @ 22/2/2013, 17:11) 
    benvenuto Timur! ho qui una barzelletta per te...
    una mela marcia.... e l'altra cammina!!
    :D bellissima, no?

    Una delle migliori! Ma a proposito.....
    Sai cosa dice un generale zombie al suo esercito?
    "Coraggio! MARCIAMO!"


    CITAZIONE (Dani7469 @ 22/2/2013, 16:58)
    Dunque, bando alle ciance ed iniziamo: ti rendi conto che io e te proveniamo dallo stesso posto (notare la provenienza sotto il mio avatar "Under the bridge") O.o??? Nella realtà, di dove sei? Qual è il tuo vero nome...ammesso che Timur non sia il tuo vero nome?? La tua età? La tua colazione ideale? Come hai conosciuto Avatar-la leggenda di Aang? Sperando che tu abbia visto tutta la serie di Aang, vuoi darci una tua personalissima definizione su cosa rappresenta realmente per te l'Avatar (già, sembra la traccia di un tema d'italiano)? Fai la scuola/università o lavori? Oppure fingi di studiare mentre passi i pomeriggi su internet e/o dormendo? Una data che aspetti con particolare buon umore? Da dove nasce il tuo amore per le barzellette più oscenamente tristi del creato? E' vero che, nonostante lo scarso trasporto degli altri, la tua barzelletta simboleggiava in chiave tragi-comica le terribili condizioni in cui verte la fauna del Nord America vessata dall'incremento del tasso di inquinamento e di disboscamento, oltre che il fenomeno sempre più comune di uno scarso interesse non solo per quanto riguarda temi naturali, ma anche su temi più varii (esatto ragazzi, era questo il senso ultimo della barzelletta -_- )? Domanda che ho rivolto anche ad Alpha: seguendo le orme di Ruf, per caso ami anche tu i My little pony o, magari, la musica? Gesticoli mentre parli o segui il modello inglese e, durante i tuoi dotti discorsi, i tuoi arti sembrano morti? Sai che non si dice "omoioteleuto", ma "omoteleuto"?
    Ok, ti ho ammorbato abbastanza. Ci vediamo!

    Santi numi! Hai ragione! Che sia forse lo stesso ponte? Incredibile a dirsi, anche se visto il mio passato burrascoso, ho dovuto più spesso rompere i ponti con la gente che conoscevo, quindi spero di non aver rotto per sbaglio anche il tuo.

    Nella realtà, provengo da quel ramo del lago di Como che volge..... ad occidente. Anzi, più precisamente vengo proprio da Como. Sì, proprio lì. Dove George Clooney ha la villa.
    E ancora più precisamente, abito in uno sperduto paesino di campagna ad una decina di chilometri da Como.
    Ma se vogliamo andare ancora più in fondo, abito nella periferia dello sperduto paesino di campagna.

    Solitamente il mio nome non lo dico in giro, quindi non ti dirò che mi chiamo Claudio. Il mio nickname è strettamente collegato ad esso, difatti Timur Lenk sarebbe una trasposizione dall'ottomano antico di Tamerlano, un generale molto ficaccio con un difetto di andatura per una ferita in battaglia (significa "Timur Lo Zoppo").
    Ed è per questo che, se in latino Claudio significa per l'appunto "Zoppo", mi sono ritrovato con un piede in meno e un nickname fiquo.

    Per quanto riguarda l'eta, posseggo la bellezza di 45632569 anni - 45632550, mentre la mattina adoro cibarmi di poesie natalizie, incipit di libri pseudo-filosofici, e formaggio grattuggiato.

    Conobbi Avatar nel lontano 2006-2007, quando ero ancora un prode fanciullo in cerca di divertimento su internet, e Facebook non vi era ancora ad occupare le giornate. Così, vagando tra i meandri di Flashgames, mi imbattei in ciò: www.flashgames.it/avatar.arena.html

    Mi fece subito innamorare.
    E il passo da lì alla serie fu breve.

    MMMh... Cosa significhi per me l'Avatar? E' una ovvia trasposizione dello scibile umano in relazione ad antipodi gnoseologici irrilevanti alla sua effettiva trascendenza ad una dimensione extra-intracorporea nel quale poter finalmente tornare a casa tua, anima mia, ti aspetterò dovessi odiare queste mura, mura che puntualmente rappresentano un'invidiata trasposizione di una scienza che non è più chiave ma prigione, comunicando quindi al soggetto come possa un modello di Inghilterra vittoriana essere trasportato in un luogo così ostile e selvaggio come l'Australia.

    Detto ciò, passo le giornate a contemplare la pagina 143 del mio libro di Grammatica Greca - Guida alla letteratura in vista della maturità. Questo circa da metà ottobre.

    Non ho ancora idea di cosa parli quella pagina.

    Una data che aspetto con particolare buon umore? Non saprei, di solito non do' via le mie cose tanto facilmente.

    Quanto il mio amore per le barzellette, è un aneddoto talmente vasto che dovrà occupare un topic soltanto per starci tutto. Quindi mi limito alcune parole chiave che potrebbero darti un'idea. Pass-partout, Keycard, Zeiss, Paracentrica e Wireless.

    La barzelletta dei castori ha più significati di quanti uno potrebbe mai immaginare nella propria vita, sebbene venga guardata con astio per la maggiorparte del tempo (ma in realtà apprezzata tantissimo e considerata la migliore mai ascoltata da chiunque). Una volta tentai di comporre un saggio alla sua spiegazione, che ti linko qui in spoiler perchè troppo lungo.
    Come tutti sapete, la barzelletta dei castori, uno dei maggiori classici della letteratura comica odierna, si fonda sulla capacità di un castoro nella misura in cui un castoro può risultare stanco, e mentire tuttavia al proprio compagno.

    Analizziamo la barzelletta:

    CITAZIONE
    Due castori passeggiano per una stradina lungo il bosco,
    Cammina cammina, ad un certo punto uno dei due si volta verso il suo compagno,
    e gli chiede:

    "Oh, ma... sei stanco?"

    E l'altro, rispondendo senza esitazione:

    "Nooo, certo che no."


    E invece era stanco.

    Si può già notare il noto rifacimento al mito di Feiçois, famoso meccanico francese della prima metà dell'800, dove accusava la propria moglie di avergli rubato la biancheria ed essere andata a letto con un castoro.

    Ma analizziamo la barzelletta passo per passo.


    CITAZIONE
    Due castori passeggiano per una stradina lungo il bosco,

    La stradina rappresenta ovviamente il percorso vitale di ogni castoro, circondata dal bosco che ne rappresenta invece i turbamenti dell'animo. E' per questo che infatti la barzelletta presenta DUE castori, e non solo uno, perchè la stradina è troppo piccola per far passare due castori contemporaneamente che, non essendo certo magri, finirebbero per incastrarsi.
    E' quindi scontato che uno dei due castori, se non entrambi, dovranno percorrere una parte del tragitto con un piede nel bosco ed uno nella stradina.

    E' sottointesa l'impossibilità da parte di uno dei castori, di procedere in fila indiana, a causa del decreto 11 della costituzione del '93.

    CITAZIONE
    Cammina cammina, ad un certo punto uno dei due si volta verso il suo compagno,
    e gli chiede:

    Senza dubbio di grande effetto la ripetizione del verbo "Camminare", che potendo riferirsi sia al presente indicativo alla terza persona singolare, sia all'imperativo alla seconda persona singolare, permette al lettore/ascoltatore di immedesimarsi nei due castori, delineando il lungo tempo che richiede il cammino, e quasi pregustando di conseguenza il senso di stanchezza derivato da esso, che sarà poi il centro della barzelletta.

    Da notare il fatto che il castoro, per parlare con il suo compagno, si volti. Da quando fu eliminata la faccia dei castori, in seguito al decreto per la pace tra pinguini e mucche a Vienna, nel '73, furono sempre usati i volti, da quel momento.

    CITAZIONE
    "Oh, ma... sei stanco?"

    E' la domanda fulcro della barzelletta. Racchiude in sè talmente tanti significati che sarebbe quasi una follia elencarli tutti.
    Tuttavia vi suggerirò alcuni punti focali del ragionamento intorno alla domanda fatidica.

    . Il castoro che pone la domanda è stanco?
    . O forse crede che l'altro sia stanco?
    . Da quanto tempo stanno camminando per far venire in mente al castoro la stanchezza?
    . Se si legge al contrario, la frase risulta "?ocnats ies ...am ,hO" Forse un chiaro cenno alla Massoneria?
    . E' risaputo che camminando ci si stanchi. E se stessero correndo?
    . Di che colore è la pelliccia del castoro che pone la domanda?
    . Perchè non ci sono più le mezze stagioni?

    A tutte queste domande, e a molte altre, probabilmente, non avremo mai risposta.



    CITAZIONE
    E l'altro, rispondendo senza esitazione:

    "Nooo, certo che no."

    Queste due frasi vanno unite per il motivo che non vi spiegherò. Di conseguenza il castoro a cui viene posta la domanda si trova con le spalle al muro. O meglio al bosco, ma non è questo il punto. Il "senza esitazione" sottolinea che non vi spiegherò nemmeno questo.

    Ma... signore e signori.....



    IL CASTORO MENTE.

    Analizziamo infatti l'ultima frase.

    CITAZIONE
    E invece era stanco.



    Ecco.
    Il capolavoro si spiega in tutta la sua bellezza.
    Non ci sono parole adatte a descrivere la comicità di questo momento. Il castoro, che prima affermava a gran voce, rassicurando il proprio compagno di non avere alcun sintomo di stanchezza, in realtà era stanco. E' un simbolo del progresso del castoro durante la storia. E' una risoluzione al turbamento che avrebbe potuto affliggerlo. In realtà era stanco.

    In realtà era stanco.

    E' una chiara metafora dell'essere stanchi, e mentire pur di non affliggere il proprio compagno con la propria stanchezza. Oppure potrebbe sottolineare la rivalità tra i due castori, in gara ad essere stanchi.


    A queste domande, probabilmente, non avremo mai risposta.

    Grazie.



    Ebbene sì, apprezzo My Little Pony sebbene sia del tutto convinto che se mai fossi ponizzato, sarei una capra.
    Nel senso, una capra vera.
    Così.



    Mi interesso anche io alla musica, tant'è che più volte ho improvvisato qualcosina insieme a RufRuf in qualche raduno randum, ma è un hobby per lo più di piacere e non sarei in grado di portarlo a dovere.

    Se gesticolo mentre parlo? Di più, io gesticolo mentre scrivo.
    Per la maggiorparte del tempo causando lettere schiacciate a caso e forte ilarità per chi passa in corridoio in quel momento.
    E durante tutto ciò un ciuffo di capelli giace morto seguendo il modello inglese. Si è sempre sentito un po' in disparte quel ciuffo.


    E per concludere..... Eh.
    Omoioteleuto è semplicemente un altro modo di dire Omoteleuto. Forse più arcaico e a giudicare dal dittongo proveniente in modo più diretto dal greco. Cerca pure sul dizionario.





    ....
    Ho finito?

    CITAZIONE (Silian @ 22/2/2013, 17:25) 
    Bene, dato che le tue battute fanno concorrenza alle mie credo che ci divertiremo un mondo qui (ragazzi, iniziate a rabbrividire).

    Aww! Una che comprende questa nobile arte!
    Andremo d'accordo. :wub:

    Edited by TimurLenk - 22/2/2013, 18:15
10 replies since 6/6/2011
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